1. GEORGIA, ACCUSE ALLA PROCURATRICE RISCHIA DI SLITTARE IL PROCESSO A TRUMP
Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
Affermando di essere vittima di una persecuzione politico-giudiziaria mirante a ad escluderlo dalle elezioni presidenziali, Donald Trump ha provato a trasformare le sue 91 incriminazioni penali in altrettante medaglie.
Operazione riuscita sul piano mediatico — consensi in forte aumento da quando è nel mirino dei magistrati — ma l’ex presidente, comunque, teme i processi: mentre lui attacca senza tregua i procuratori che lo accusano e sferza anche i magistrati che dovranno giudicarlo, i suoi avvocati stanno facendo di tutto per rinviare i dibattimenti a dopo le elezioni: se Trump tornerà alla Casa Bianca sarà facile bloccare tutto.
O con l’«autoperdono» presidenziale o per mano del ministero della Giustizia. E riguardo alla sua candidatura per la Casa Bianca l’ex presidente ha tuonato contro la Corte suprema: «Se sarò escluso dal voto sarà il caos».
[…] ora si aggiunge un nuovo macigno. In Georgia, dove Trump deve rispondere dell’imputazione forse più grave, aver tentato di alterare il risultato delle elezioni spingendo funzionari pubblici a «trovare» voti inesistenti, la procuratrice Fani Willis che raccoglie senza tregua prove contro di lui da oltre un anno è stata messa in imbarazzo da un coimputato, Mike Roman, un ex aiutante di Trump, che l’ha accusata di avere una relazione sentimentale segreta con un suo dipendente, Nathan Wade, da lei nominato investigatore capo nel processo contro il leader repubblicano.
La Willis non ha smentito la circostanza, limitandosi a dire che Wade è un eccellente professionista e un «grande amico». La relazione, in sé non ha nulla di illegittimo (Wade avrà il 30 gennaio un’udienza per il suo divorzio) ma l’incrocio tra vicende sentimentali e rapporti professionali in un caso così delicato potrebbe far deragliare o, quantomeno rinviare, il processo.
L’avvocato di Roman ha già chiesto che il caso sia tolto ai due magistrati e quelli di Trump hanno fatto sapere che potrebbero fare altrettanto. Domenica scorsa il leader repubblicano ha mostrato di essere attento e bene informato: ha detto che il processo è in bilico per i comportamenti della procuratrice, da lui considerati illegali.
Ieri il giudice al quale è stato affidato il processo contro Trump, Scott McAfee, ha fissato per il prossimo 15 febbraio una audizione sul caso, chiamando Mike Roman a dimostrare le accuse di «relazione impropria» e «uso scorretto del denaro pubblico» contenute nella sua denuncia e Fani Willis a difendersi. Una brutta tegola per la procuratrice che considera l’accusa pretestuosa e irrilevante. […]
DONALD TRUMP AI FUNERALI DELLA SUOCERA CON LA MOGLIE MELANIA E IL FIGLIO BARRON
NEL NEW HAMPSHIRE TEST DECISIVO PER TRUMP L’INCUBO DI HALEY VICE
Estratto dell’articolo di Valeria Robecco per “il Giornale”
Donald Trump continua a dominare la corsa per le primarie repubblicane e sembra lanciato verso la vittoria anche in New Hampshire, dove si vota martedì prossimo. L’ex presidente americano ha sospeso la campagna elettorale per partecipare al funerale della suocera, ma oggi torna nel Granite State dove secondo l’ultimo sondaggio dell’Università di Suffolk, Boston Globe e Nbc è al 50% di sostegno, contro il 34% di Nikki Haley, mentre Ron DeSantis è lontanissimo al 5%.
nikki haley come hillary clinton - fotomontaggio pubblicato da donald trump su instagram
Se non dovesse strappare un risultato convincente in New Hampshire, battendo The Donald o arrivando a pochi punti da lui, l’ex governatrice della South Carolina rischia di finire la corsa presidenziale nel suo stato: lì il tycoon è al 52% nella media dei sondaggi di RealClearPolitics, mentre Haley è al 21,5%, con un distacco di oltre 30 punti. E a poco vale il 3,5% di voti che potrebbe arrivarle dagli elettori di Chris Christie dopo il ritiro […].
donald trump e e. jean carroll in tribunale