TURISTI DELLA DEMOCRAZIA – LA MAGGIORANZA LITIGA ANCHE SULL’ENTE NAZIONALE DEL TURISMO, L’ENIT, CHE DANIELA SANTANCHÈ HA VOLUTO TRASFORMARE IN UNA SPA (SOTTOPOSTA AL SUO CONTROLLO) – DOPO LE INCHIESTE DI ANAC E CORTE DEI CONTI, FORZA ITALIA HA ANNUNCIATO UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE. IL MOTIVO DI TANTO PENARE? UNA LUNGA LISTA DI CONSULENZE E COLLABORAZIONI, TUTTE LEGITTIME SECONDO L’ENTE – SI VOCIFERA DI UNO SCONTRO TRA L’AD, IVANA JELINIC, E LA PRESIDENTE, ALESSANDRA PRIANTE (IMPOSTA ALLA “PITONESSA” DALLA MELONI)

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Estratto dell'articolo di Alessandro Da Rold per “La Verità”

 

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Non c’è solo la proposta di introdurre lo ius scholae […]. […] Lo scontro tra Fi e Fratelli D’Italia potrebbe presto riproporsi su Enit. Dopo i difficili anni della gestione di 5 stelle e Pd, ci si aspettava un rilancio dell’ente del turismo da parte del nuovo governo di centrodestra, ma la situazione appare ancora bloccata.

 

L’Enit che il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha voluto trasformare in una spa sottoposta al suo controllo, è ancora in un limbo. Non è un caso che le Regioni […] si continuino a muovere in ordine sparso, prescindendo […] completamente da ogni sinergia con Enit. Che, per giunta, nell’ultimo mese, ha dovuto affrontare ben due inchieste di Anac e Corte dei conti.

 

daniela santanche daniela santanche

A questo si è aggiunta negli ultimi giorni anche la minaccia di un’interrogazione parlamentare da parte di Forza Italia, nonostante il presidente Alessandra Priante e l’amministratore delegato Ivan Jelinic siano espressione dell’esecutivo.

 

Sta di fatto che prima di Ferragosto, dopo il licenziamento di Massimo Perrino, dirigente degli affari giuridici, proprio dagli Azzurri sia partita la proposta di un’interrogazione parlamentare per far luce «su nuovi particolari inquietanti emersi nell’ambito dell’inchiesta dell’Anac su Enit».

 

A inizio luglio, infatti, l’Anac ha inviato una lettera per chiedere informazioni «sull’affidamento di incarichi di consulenza e collaborazione» mettendo nel mirino la trasformazione in società per azioni.

 

Ivana Jelinic Ivana Jelinic

In risposta Enit ha assicurato che la maggior parte dei contratti era stata affidata prima della riforma e che sono stati confermati per consentire la prosecuzione delle attività. Ma a questo si aggiunge una richiesta di trasmissione di documenti da parte della magistratura contabile. In aprile la Corte dei conti (pm Paolo Crea) ha chiesto al presidente di Enit una relazione sulle dimissioni di «Maria Rossi, dirigente dal 2018 al 2022» e «sul perché abbia beneficiato di un aumento di stipendio da 105.000 a 125.000 euro».

 

Ma secondo Dagospia ci sarebbero anche altri contratti sotto osservazione, tra cui uno «di consulenza stipulato con lo studio Zocca ma anche quello sottoscritto con Rcs sports & events, quello per sostenere la promozione della festa viterbese della Macchina di Santa Rosa, quello con l’associazione Agnus Dei, un altro con lo studio Amica e con lo studio Donati e molti altri».

 

alessandra priante 3 alessandra priante 3

La gestione dell’ente sarebbe per di più inceppata per uno scontro tra ad e presidente. È per questo che il parlamentare di Fi, Francesco Maria Rubano ha annunciato un’interrogazione al ministro del governo che lui stesso sostiene.

 

«Vogliamo sapere», afferma Rubano, «se corrisponde al vero la notizia, denunciata dal collegio dei revisori e da un sindacato interno, dell’elargizione cospicua di incarichi all’interno dell’Enit. L’ultimo in ordine di tempo, quello assegnato a un noto studio legale con un compenso di oltre 140.000 euro.

 

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Nell’interrogazione chiediamo di verificare i dubbi sollevati dal sindacato rispetto al lavoro effettivamente compiuto. Dallo scambio di numerose mail, infatti, si evincerebbe che il lavoro commissionato sarebbe svolto interamente da personale interno mentre lo studio in questione si limiterebbe alla semplice trasmissione di carte. Quante e quali sono le consulenze? Anac[…]  lo ha chiesto più volte. Noi chiediamo di sapere quanto costano e se siano tutte necessarie». […]

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