Gianluca De Rosa per “il Foglio” - Estratti
GIUSEPPE CONTE VS BEPPE GRILLO
E’ forse la prima volta che lo stile di Beppe Grillo è diretto, asciutto, senza fronzoli. Nessuna metafora, immagine paradossale o gioco di parole. Il fondatore del M5s in un post pubblicato sul suo Blog dal titolo "Repetita iuvant" questa mattina va dritto al punto:
"Ormai è chiaro come il sole: a ottobre vi troverete davanti a un bivio, costretti a scegliere tra due visioni opposte di cosa debba essere il Movimento 5 Stelle. La prima è di una politica che nasce dal basso, e non da politici di professione, la seconda è quella di Giuseppe Conte".
Un attacco diretto all'ex premier e attuale presidente del M5s, per statuto, almeno fino al 2025, vero capo della baracca, e una chiamata diretta alle armi agli attivisti grillini, che arriva proprio all'indomani della visita del Garante a Roma.
(…)
Nel post scriptum poi si leva qualche sassolino dalle scarpe, con un'altra frecciata a Conte. "E' vero che 'nessuno deve temere una comunità che discute…ma nemmeno chi decide liste bloccate e abbracci mortali senza discuterne con la comunità".
LOTTA CONTINUA TRA GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - MEME BY EDOARDO BARALDI
GRILLO VS CONTE
Da open.online
Alla fine Beppe Grillo decide di sfidare apertamente Giuseppe Conte. E in un post sul suo blog decide di «esercitare» il suo potere di Garante per dire che nome, simbolo e regola dei due mandati non si toccano. Ovvero proprio quello che aveva promesso qualche settimana fa.
«Il 20 Agosto pubblicavo sul mio blog un post dal titolo “Il nostro DNA” in cui chiedevo la salvaguardia del simbolo, del nome e della regola del secondo mandato, principi fondanti del MoVimento 5 Stelle», premette Grillo nel post intitolato “Repetita iuvant 2”. «Dopo la pubblicazione del suddetto post, Giuseppe Conte pubblicava un video di lancio dell’Assemblea Costituente in cui dichiarava che sia il simbolo, che il nome, che anche le regole del M5S avrebbero potuto subire modifiche».
Poi la sfida aperta: «Ora, esplicito ancora di più quanto avevo inteso già fare con quel post, purtroppo ignorato dal Presidente Conte: esercitare i diritti che lo Statuto mi riconosce in qualità di Garante, ossia custode dei Valori fondamentali dell’azione politica del MoVimento 5 Stelle. E quindi, secondo quanto afferma l’art. 12, lettera a) numero 2, ribadisco che ci sono degli elementi imprescindibili del Movimento 5 Stelle che devono restare tali affinché il Movimento possa ancora dirsi tale: il nome, il simbolo e la regola dei due mandati».
Così Grillo intende esercitare i poteri che lo statuto del M5s gli dà. Ovvero vuole fare proprio ciò che secondo gli esperti grillini non poteva in virtù di un accordo firmato con l’ex premier. Ora la palla passa a Conte. Che però ha poche chances di ricomporre la frattura senza fare quello che vuole Beppe. Scontentando così gran parte degli eletti. E chissà i militanti da che parte stanno.
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