Varoufakis, boicottare l'economia israeliana
(ANSA) - "Per l'Ucraina abbiamo bisogno di un cessate il fuoco immediato e, quindi, di un processo di pace guidato dalle Nazioni Unite. Questa guerra senza fine non avrà vincitori, solo perdenti. Il presidente Zelensky condonando le atrocità di Israele, sostenendo la distruzione degli ospedali di Gaza, ha distrutto ogni sua narrazione contro Putin. Rispetto al Medio Oriente bisognerebbe perseguire un divieto immediato delle consegne di armi a Israele.
Devono partire boicottaggio e disinvestimento dall'economia, finché Israele non accetterà di smantellare lo stato di apartheid, non solo a Gaza, ma anche in Cisgiordania". Lo dice l'ex ministro greco dell'Economia Yanis Varoufakis, fondatore del movimento politico Diem25, che nei giorni scorsi non ha potuto prendere parte al Congresso per la Palestina di Berlino, interrotto dalla polizia, perché la Germania gli ha vietato qualsiasi attività politica nel Paese.
"Dovevo collegarmi in video-conferenza da Atene - sostiene Varoufakis intervistato dal Fatto quotidiano - La polizia è intervenuta con duemila e cinquecento agenti. Hanno interrotto bruscamente e sequestrato i microfoni. Addirittura i nostri compagni ebrei presenti sono stati arrestati. È stata poi indetta una manifestazione e la polizia ha bloccato la trasmissione della mia voce dagli altoparlanti, citando un ordine che vietale mie attività politiche in Germania".
Dura la presa di posizione contro Berlino: "La Germania dovrebbe proteggere la vita degli ebrei, questa è una delle sue ragioni di Stato. Invece protegge solo il governo israeliano che sta commettendo crimini di guerra". Per l'economista greco "non esiste libertà di parola. Non esiste più la democrazia in Europa e soprattutto in Germania". E Berlino "sta alimentando un autoritarismo crescente".
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