1. IL VECCHIO SISTEMA PER GODERSI IL GIORNO DELLA NATIVITÀ ERA DI INGOZZARSI DI TORRONE, SBRONZARSI DI AMARETTO, TOMBOLARE CON IL SACRARIO FAMIGLIARE LANCIANDO I FAGIOLI SEGNA-NUMERO E DIGERIRE DA SCIMUNITI DAVANTI AL BAUDO-SCOPIO. UN SIMILE COMPORTAMENTO È OGGI RITENUTO ASSOLUTAMENTE ANTICO, ANCHE MESCHINO 2. PERCHÉ UN NATALE SIA 2013 DEVE SOSTITUIRE LA QUARESIMA COME GIORNO DI PENITENZA, CARNEVALE COME GIORNO DI SCEMENZA, FERRAGOSTO COME GIORNO DI PESTILENZA 3. NON CHIAMATELO CENONE, È UNA CENA COME LA SEDIA ELETTRICA È UNA SEDIA. E VIEN VOGLIA DI ESSERE INSOLENTI COME ER CIPOLLA-SALVI: "SEI COSÌ BRUTTO CHE, QUANDO TI SEI FERMATO A GUARDARE IL PRESEPE, I PASTORI TI HANNO PRESO A SASSATE". OPPURE: "HAI LA FORFORA O SONO I PIDOCCHI CHE GIOCANO A PALLE DI NEVE?" 4. COME SOPRAVVIVERE ALLE FESTE IN CASO DI CENONE ACCANTO A BEPPE SEVERGNINI

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1. DAGOREPORT
Il vecchio sistema per godersi il giorno della natività era di ingozzarsi di torrone mandorlato, sbronzarsi di Amaretto di Saronno, tombolare con il sacrario famigliare lanciando i fagioli segna-numero e digerire da scimuniti davanti al Baudo-scopio. Un simile comportamento è oggi ritenuto assolutamente meschino, anche romanticamente antico.

BABBO NATALE NEROBABBO NATALE NERO

Oggi un Natale deve sostituire la Quaresima come giorno di penitenza, il Carnevale come giorno di scemenza, il Ferragosto come giorno di pestilenza: è infatti a tavola, davanti a un piatto di cappelletti in brodo, che si fa ammenda per aver persistito durante undici mesi e venticinque giorni nel dichiararsi parenti di un mucchio di gente antipatica e inutile, che a malapena si sa chi sia.

 

NATALENATALE

Non chiamatelo cenone, è una cena come la sedia elettrica è una sedia. E vien voglia di essere insolenti come Er Cipolla-Salvi: "Sei così brutto che, quando ti sei fermato a guardare il Presepe, i pastori ti hanno preso a sassate, i Re Magi sono arrivati con tre giorni di ritardo per non spaventare i cammelli, e l'albero di Natale ti ha tirato il vaso appresso". Oppure: "Sei pelosa o hai una voglia di yeti sulla gamba?"; "Hai la forfora o sono i pidocchi che giocano a palle di neve?"

wrestlers vestiti da Babbo Natale a San Franciscowrestlers vestiti da Babbo Natale a San Francisco

Secondo le convenzioni, il Natale vuole che la gente sia buona, che nei rapporti reciproci prevalga una untuosa affettuosità; in realtà, il pranzo di Natale è causa di liti furibonde, di angosce, patemi, pianti, e perdoni finali. E l'italiano si trasforma da lingua in una malattia della gola. Tutto un "maddechè? macchevoi? se non la pianti ti rimando a fa' er pastore nel presepio".

 

Forse tutta la brutalità viene esibita solo per giungere al natalizio gesto finale del bacetto sulla guancia di qualcuno che abbiamo preso a bottigliate. Le bottigliate no, ma il bacetto è natalizio. Per tradizione, a Natale si deve mangiare in modo strabocchevole, insensato, demente, e bere in proporzione; per questa inaudita mangiata si vanno a recuperare cugini magri, nipoti anoressici e liberi combattenti del colesterolo.

 

miley cyrus babbo natalemiley cyrus babbo natale

Incontrollabili i nonni: inforchettato il salmone, traccheggiano: "Buono questo prosciutto cotto. Ma non ti sembra che sa di pesce?". Con gli avanzi di polli e capponi c'è chi si costruisce un tappetino per l'auto o un caftano alla Marta Marzotto. Tutto ciò è ecumenico ed educativo. Però, quando vostro figlio ironizzerà: "Hai un bel sorriso o una paresi?", è ora di smettere di intripparsi quel pandoro tartufato pesante come la sardo-dizione di Valeria Marini.

Il tradizionale Natale alla Casa BiancaIl tradizionale Natale alla Casa Bianca

In un pranzo natalizio, lo avrete notato, ci sono tre stadi: lo stadio in cui non si riesce a convincere nessuno a prendere posto a tavola, lo stadio in cui non si riesce a convincere nessuno ad alzarsi da tavola e quella zona di stadio, detta "curva sud", in cui tutti discutono e strillano e si ritrovano pezzi di cioccolato sugli abiti costosissimi.

Insomma, le smanie conviviali che accompagnano il Santo Natale sono atti decisamente incivili. Del resto, troppo tempo, denaro e pubblicità sono investiti nel pranzo di Natale per lasciare che una piccola comunità sciupi questo evento andando in chiesa.

MICHELLE BONEV BABBO NATALEMICHELLE BONEV BABBO NATALE


 

 

 

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