NEI VERDI È SCATTATA LA RESA DEI CONTI CON LA SCUSA DEL PATRIARCATO – 54 ISCRITTI E MILITANTI DI “EUROPA VERDE” HANNO SOTTOSCRITTO UN DOCUMENTO DI SOLIDARIETÀ A ELEONORA EVI, CHE SI È DIMESSA DA CO-PORTAVOCE E HA DENUNCIATO LA GESTIONE “PATRIARCALE” DEL PARTITO DA PARTE DI ANGELO BONELLI – E I 54 ALLARGANO LE ACCUSE A UNA MANCANZA DI DEMOCRAZIA INTERNA: “IL REGOLARE PROCESSO DEMOCRATICO VIENE COMPROMESSO DA AZIONI PADRONALI E AUTORITARIE” 

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EUROPA VERDI: DOCUMENTO SOLIDARIETÀ EVI, 'È VERO C'È IMPOSTAZIONE PATRIARCALE'

Eleonora Evi Eleonora Evi

(ADNKRONOS) – Cinquantaquattro iscritti e militanti di Europa Verde hanno scritto un documento di solidarietà a Eleonora Evi sottoscrivendo la sua denuncia di gestione 'patriarcale' del partito e la allargano a una mancanza di democrazia interna. "Esprimiamo rammarico per la decisione di Eleonora Evi di uscire da Europa Verde - Verdi, ma altrettanta solidarietà con le sue rivendicazioni.

 

La critica all’impostazione patriarcale del partito è condivisibile. Per rendersene conto basta guardare le pagine FB e IG di Europa Verde - Verdi dove spazio e visibilità sono concentrati unicamente su post, comunicati e notizie varie del portavoce uomo, con la coportavoce Eleonora Evi in un ruolo marginale. Ciò dimostra che per promuovere la parità di genere non basta enunciare dei principi generici, ma ci vuole l'impegno della pratica quotidiana".

 

eleonora evi angelo bonelli eleonora evi angelo bonelli

"Tuttavia i problemi di Europa Verde - Verdi, vanno ben oltre l’impostazione patriarcale denunciata e riguardano la gestione del partito con azioni, anche dal nostro punto di vista, spesso padronali ed autoritarie. Il regolare processo democratico viene compromesso in vari modi. Attraverso regole definite di volta in volta, a seconda della convenienza, ai congressi ad ogni livello.

 

Mancano effettivi organi di garanzia super partes in grado di consentire che i principi statutari e i regolamenti vengano applicati. Inoltre le modalità di tesseramento attualmente praticate possono permettere localmente la gestione di ampi pacchetti di iscritti che si materializzano solo in fase congressuale condizionando, in questo modo, il regolare processo democratico".

 

Eleonora Evi angelo bonelli Eleonora Evi angelo bonelli

"Il dibattito interno al partito viene costantemente mortificato e la pluralità delle idee annullata, sotto la costante minaccia, di fatto attuata, di commissariamenti politici per le associazioni locali. Esempi recenti sono la provincia di Brescia, di Pesaro, mentre altri sono già stati minacciati. Altra grave minaccia alla democrazia interna del partito è rappresentata dall’accentramento dei ruoli di tesoriere nazionale e segretario organizzativo nazionale nelle mani di una sola persona.

 

Gran parte delle energie e delle risorse personali vengono oramai impiegate, da tempo, per la gestione delle dinamiche di potere interne al partito, a discapito di un impegno programmatico ed efficace sulle politiche ambientali.

 

Eleonora Evi angelo bonelli Eleonora Evi angelo bonelli

In un momento di grave crisi climatica come quello attuale e rispetto ai diversi nodi critici che richiederebbero un intervento deciso e puntuale, noi, all'interno di Europa Verde - Verdi, auspichiamo, invece, una rigenerazione profonda, per essere quella forza propulsiva verso la conversione ecologica immaginata da Alex Langer.

 

È nostra intenzione impegnarci con determinazione in un percorso che diventa quanto mai urgente, contribuendo, da iscritti e militanti, ad un rilancio serio e coerente di un’azione comune. I temi green devono tornare ad essere al centro dell'agenda politica e devono essere sviluppati con concretezza e coraggio, al di sopra di ogni personalismo".

 

EUROPA VERDE: PRESIDENTE VERDI UE, 'PAROLE EVI NON MI STUPISCONO AFFATTO'

(ADNKRONOS)

Philippe Lamberts - presidente di Verdi Ale al Parlamento Europeo Philippe Lamberts - presidente di Verdi Ale al Parlamento Europeo

Il copresidente del gruppo dei Verdi/Ale al Parlamento Europeo, Philippe Lamberts, non è rimasto sorpreso nel leggere le dichiarazioni della sua ex collega di gruppo Eleonora Evi contro il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, accusato di "patriarcato" e di "pinkwashing". Raggiunto dall'Adnkronos, non si scompone: "Ora la sola cosa che posso dire è che non mi stupisce affatto", afferma. "Non sono affatto stupito di quello che dice Evi - continua - penso che, se Eleonora ha fatto quelle dichiarazioni, aveva buone ragioni" per farle.

 

Per il politico belga, "è possibile" che si tratti di dinamiche dettate dalla taglia del partito, relativamente ridotta, e a questioni personali, non infrequenti nella sinistra italiana, "ma - precisa - non conosco abbastanza la situazione sul terreno per saperlo". L'ecologista belga conosce però bene l'ormai ex coportavoce di Europa Verde, che dopo aver militato nei Cinquestelle era approdata nei Verdi/Ale, insieme ad altri tre colleghi: "Ho conosciuto Eleonora Evi nel gruppo dei Verdi/Ale - spiega - non è una persona impulsiva. E' una persona che riflette: se ha detto quello che ha detto, aveva motivi per dirlo". 

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