Ernesto Menicucci per “Il Corriere della Sera – Roma”
La stoccata di Matteo Renzi arriva con una nota ufficiale di Palazzo Chigi: «Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha parlato con Luca Cordero di Montezemolo e Giovanni Malagò ringraziandoli per il grande impegno e la determinazione che stanno mettendo nel sostegno alla candidatura italiana». Peccato che, alla riunione sulle Olimpiadi, ci fosse anche Ignazio Marino
Il sindaco, così, finisce per essere ignorato di nuovo dal premier, sull’unico argomento sul quale pensava di non essere stato «commissariato», cioè le Olimpiadi. E invece Renzi, che al Gp di Monza ha avuto dei lunghi colloqui sia col presidente Coni Giovanni Malagò che col presidente del Comitato «Roma 2024» Luca di Montezemolo, lo scavalca a piedi pari. Una risposta alle polemiche dello stesso Marino che, da quando è tornato, non perde occasione per attaccare il ministro Angelino Alfano e il governo: «Non ha capito che è stato graziato», sibilano gli uomini di Renzi al Nazareno. E Renzi, ieri, ha «ribadito il forte sostegno del governo al loro lavoro per raggiungere l’obiettivo olimpico» per una candidatura che, fin dall’inizio, è stata a trazione Coni-governo.
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Marino, però, mastica amaro. E prova in tutti i modi ad infilarsi. Per le vie ufficiali, dettando una nota che — rispetto a quanto successo — sembra calata da Marte: «Le parole di Matteo Renzi — scrive il sindaco — sono importanti. Roma, perché è la città ad avanzare la candidatura, farà tutta la sua parte con orgoglio».
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Marino (che si è di nuovo lamentato di venire tenuto all’oscuro di tutto) è convinto di dover essere lui a firmare l’impegno, ignorando quanto gli è stato spiegato anche nella lunga riunione di ieri. La lettera al Cio la fa il Coni, con allegata la delibera dell’Assemblea Capitolina di sostegno. A Palazzo H mostrano ottimismo («il sostegno di Renzi è un’ottima notizia a livello internazionale») ma a Montezemolo scappa una battuta («l’incontro? Una tragedia... Scherzo, va tutto per bene. Per il momento») e negli ambienti sportivi c’è preoccupazione «per il clima tra premier e sindaco». In vista, un nuovo scontro sul villaggio olimpico: il Comune vuole Tor di Quinto, il Coni Tor Vergata.