VLAD, TE C’HANNO MAI MANDATO? – LA RICHIESTA DI ARRESTO A PUTIN CAMBIA POCO PER I POSSIBILI NEGOZIATI PER LA PACE: IL PROBLEMA È CHE NESSUNO PIÙ VUOLE TRATTARE! IN EUROPA LA LINEA È QUELLA DEI POLACCHI E DEI BALTICI, SECONDO CUI “MAD VLAD” È COME HITLER. ANCHE BIDEN SI È RASSEGNATO E PREPARA, INSIEME A ZELENSKY, LA CONTROFFENSIVA. L’UNICA MOSSA A SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DA XI JINPING, CHE DOMANI ARRIVA A MOSCA…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

visita a sorpresa di vladimir putin a sebastopoli, in crimea 8 visita a sorpresa di vladimir putin a sebastopoli, in crimea 8

In teoria il mandato di cattura spiccato contro Vladimir Putin dalla Corte penale internazionale dell’Aia cambierebbe poco per le prospettive del negoziato. Né gli Stati Uniti, né la Russia e nemmeno la Cina hanno firmato il Trattato che istituisce il Tribunale sovranazionale (Conferenza di Roma, 1998). Sul piano strettamente giuridico, quindi, sarebbe ancora possibile far sedere intorno allo stesso tavolo Joe Biden, Putin e Xi Jinping.

 

Forse ci potrebbe essere anche Volodymyr Zelensky, visto che l’Ucraina ha sottoscritto l’intesa, ma non l’ha ratificata. I Paesi che accettano la giurisdizione della Corte sono 123, ma all’appello mancano, tra gli altri, India, Indonesia, Arabia Saudita, Algeria. Tutti luoghi più o meno candidabili a ospitare un ipotetico summit per la pace.

 

ABBRACCIO TRA ZELENSKY E BIDEN ABBRACCIO TRA ZELENSKY E BIDEN

Il punto è che non stiamo andando in questa direzione. L’altro ieri il procuratore capo della Corte dell’Aia, Karim Khan, di fatto ha accostato il crimine di guerra addebitato a Putin […] alle crudeltà dei nazisti. I leader dell’Est Europa hanno adottato lo stesso metro di giudizio ormai da molti mesi: Putin è come Hitler, impossibile trattare. Lo stesso Biden ieri ha detto ai giornalisti: «L’incriminazione di Putin è giustificata, i crimini sono evidenti, anche se noi non riconosciamo la Corte».

 

KARIM KHAN - CORTE PENALE INTERNAZIONALE KARIM KHAN - CORTE PENALE INTERNAZIONALE

L’iniziativa dell’Aia rafforza una dinamica già molto chiara. Con il passare del tempo la linea dura dei polacchi e dei baltici è rimasta l’unica visibile, almeno in Europa. Dalla scoperta degli eccidi di Bucha in poi (1 aprile 2022), si è affievolita, fino a spegnersi, la spinta franco-tedesca per tenere aperto il filo del dialogo con il Cremlino.

 

Poi, naturalmente, ci sono gli Stati Uniti. Joe Biden ha fornito le armi a Zelensky con gradualità […]. Nello stesso tempo la Casa Bianca non ha mai avanzato una proposta diplomatica concreta. […] Ancora il 2 marzo scorso, il Segretario di Stato Antony Blinken aveva agganciato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, a margine del G20 a Nuova Delhi. Forse un ultimo appello, se non altro per una tregua. Respinto. Dopodiché è arrivata la svolta radicale.

 

SERGEI LAVROV ANTONY BLINKEN AL G20 DI DELHI SERGEI LAVROV ANTONY BLINKEN AL G20 DI DELHI

[…] Stando alle indiscrezioni, la controffensiva dovrebbe scattare a maggio. I generali del Pentagono ritengono che l’Armata putiniana e le milizie mercenarie della Wagner siano allo stremo e a corto di munizioni. Possono essere battute, se non travolte, a patto di produrre uno sforzo aggiuntivo e di fare presto. A questo punto, nel deserto della diplomazia, resta in campo solo il piano di Xi Jinping. Domani il presidente cinese sarà a Mosca, per un faccia a faccia con Putin dagli esiti oggettivamente imprevedibili. […]

JOE BIDEN TRENO PER KIEV JOE BIDEN TRENO PER KIEV xi jinping vladimir putin a samarcanda xi jinping vladimir putin a samarcanda vignetta di osho sui ferragnez e i palloni-spia con vladimir putin e xi jinping vignetta di osho sui ferragnez e i palloni-spia con vladimir putin e xi jinping vignetta di osho su biden e zelensky vignetta di osho su biden e zelensky

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!