DAGONEWS
Ma come: Mattarella non era il più “amerikano” di tutti? Perché il capo dello Stato, e vero ministro degli Esteri al posto del latitante Moavero, ha dato il via libero a “La via della seta”, memorandum che non ha firmato nessun paese dell’Unione Europea e ha fatto incazzare di brutto l’Amministrazione Trump?
Dato che il pastrocchio è avvenuto a sua insaputa – il sottosegretario leghista Geraci e l’ambasciatore a Pechino Sequi se ne sono fregati anche di farlo presente al ministro (per mancanza di prove) degli Esteri Riportino Moavero e al fantomatico premier Conte – Mattarella non poteva fare a meno di firmarlo. Sicuramente, in caso di annullamento della visita di Xi Jinping, le conseguenze da parte di Pechino sarebbero state pesantissime per i nostri rapporti commerciali col Dragone.
LUIGI DI MAIO IN CINA CON MICHELE GERACI
Il presidente ha preferito allora di modificare il memorandum, a partire dalla cancellazione del 5G, per renderlo accettabile sia all’Europa che agli Stati Uniti. Comunque, tra gli accordi firmati, c’è anche un protocollo d’intesa (Panda Bond) siglato tra Cassa depositi e prestiti e la Bank of China per l’emissione di nuove obbligazioni a supporto delle aziende italiane in Cina per un valore di 5 miliardi di renminbi, la valuta cinese.
Del resto, nel 2014, l’allora ministro dell’economia Padoan aveva già aperto la porta di casa alla Cina: il colosso cinese pubblico State Grid Corporation of China, come dire la più grande società elettrica del mondo, comprò per 2 miliardi il 35% di Cdp Reti. Quest’ultima è l’azienda controllata da Cassa depositi e prestiti che ha in pancia il 30% di Snam, il gruppo del gas e dei gasdotti, e il 30% di Terna, l’operatore della rete elettrica.
La Mummia Sicula attende l’esito del voto europeo, vero spartiacque della politica italiana, per far nascere un governo che possa assicurare la stabilità del paese.