VOGLIAMO AVERE MONETA SENZA MOSTRARE CAMMELLO - L’UNIONE EUROPEA HA FATTO CAPIRE CHE PER AVERE IL VIA LIBERA AI PROGETTI DEL RECOVERY PLAN NAZIONALE BISOGNA ESSERE IN REGOLA CON LE RACCOMANDAZIONI UE, MA SOPRATTUTTO CON LE LEGGI UE. E IN MOLTI SETTORI, DAL TURISMO ALLE CONCESSIONI BALNEARI FINO AL FISCO, L'ITALIA NON LO È - IL NOSTRO PAESE SI È VISTO RECAPITARE UNA LUNGA LISTA DI PROCEDURE D'INFRAZIONE: IN QUESTA SITUAZIONE GLI STATI CHE SI OPPONGONO AI FONDI POTREBBERO AVERE UN'ARMA IN PIÙ…

-

Condividi questo articolo


Marco Bresolin per “la Stampa”

 

VERTICE EUROPEO CONTE MERKEL MACRON SANCHEZ VON DER LEYEN VERTICE EUROPEO CONTE MERKEL MACRON SANCHEZ VON DER LEYEN

«Come facciamo a giustificare il via libera ai fondi del Recovery per il rilancio del turismo se il settore si trova in una situazione di illegalità sulle concessioni balneari?». E ancora: «Come facciamo ad approvare i progetti italiani per lo sviluppo dei "porti verdi", finanziati con i fondi Ue, se il governo continua a garantire l'esenzione fiscale alle autorità portuali, in netto contrasto con la normativa europea sugli aiuti di Stato?».

 

Nelle ultime settimane - raccontano fonti Ue - alti funzionari della Commissione europea hanno iniziato a porsi e a porre queste domande. Le risposte, per il momento, ancora non ci sono. Anche perché il piano italiano ancora non c'è. Ma il governo rischia di ritrovarsi presto con le spalle al muro. Perché per avere il via libera di Bruxelles ai progetti del Recovery Plan nazionale bisogna essere in regola con le raccomandazioni Ue, ma soprattutto con le leggi Ue. E in molti settori l' Italia non lo è.

giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles

 

I nodi che nessuno si è preoccupato di sciogliere negli ultimi anni ora stanno venendo tutti al pettine. Prendiamo il caso delle concessioni per gli stabilimenti balneari: trattandosi di attività su terreno demaniale, secondo l'Ue queste autorizzazioni dovrebbero avere una durata «limitata» ed essere frutto di una «procedura di selezione aperta, pubblica, basata su criteri non discriminatori, trasparenti e oggettivi». E invece l' Italia le assegna direttamente, sempre agli stessi proprietari, attraverso proroghe infinite.

 

La vicenda si trascina da molti anni: il caso era arrivato persino davanti alla Corte di Giustizia Ue, che il 14 luglio del 2016 aveva dato ragione alla Commissione e condannato l'Italia. Ma nessuno dei quattro governi che si sono succeduti dal giorno di quella sentenza (Renzi, Gentiloni, Conte I e Conte II) è riuscito a mettere ordine nel settore. Anzi: le concessioni sono state prorogate fino al 2033 e per questo, quattro giorni fa, l'Ue ha aperto formalmente una procedura d' infrazione, inviando una lettera di costituzione in mora («una letteraccia» la descrivono dal quartier generale della Commissione).

giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles 1 giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles 1

 

Sempre in ambito turismo, c'è anche un' altra situazione di irregolarità che coinvolge gli operatori del settore. L'Italia, dopo il pressing di Bruxelles, nei mesi scorsi ha modificato la normativa per consentire ai cittadini di richiedere un rimborso in denaro per i voli o i pacchetti-viaggio annullati a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.

 

Ma lo ha fatto soltanto per i viaggi dal 31 luglio in poi: chi aveva prenotato prima di quella data è obbligato ad accettare un voucher e non ha la possibilità di scegliere il rimborso, come invece prevedono le regole Ue. Per questo motivo, un mese fa, la Commissione ha inviato ben due lettere al governo, sollecitando un intervento. A Bruxelles sono ben consapevoli delle «sofferenze» del settore turistico, che è tra i più colpiti e ha estremamente bisogno di un aiuto. Ma per assicurarlo è fondamentale che l'Italia si metta in regola. Anche perché - ricordano dal Palazzo Berlaymont - la Commissione dovrà valutare e giudicare i Recovery plan nazionali, ma il sì ai fondi arriverà soltanto dopo una decisione del Consiglio Ue che delibera a maggioranza qualificata.

 

ursula von der leyen ursula von der leyen

Tradotto: se anche l' esecutivo guidato da von der Leyen decidesse di chiudere un occhio, alcuni Stati potrebbero comunque mettersi di traverso e chiudere i rubinetti.

Negli ultimi giorni sono arrivati chiari segnali da Bruxelles. Giovedì l' Italia si è vista recapitare una lunga lista di procedure d' infrazione, a partire da quella sui balneari.

 

Venerdì, poi, è arrivata un' altra stangata: al termine di un' indagine durata un anno, la Commissione ha intimato al governo di adeguare la normativa fiscale per abolire definitivamente le esenzioni sull' imposta per le società di cui beneficiano le autorità portuali. Dovrà farlo «entro il 1 gennaio del 2022». Altrimenti l' Italia andrà incontro alle conseguenze del caso previste dalle leggi europee sugli aiuti di Stato. E soprattutto l' Ue potrebbe dire «no» al finanziamento dei progetti infrastrutturali legati ai «porti verdi» che il ministero dell' Ambiente ha chiesto di inserire nel Recovery Plan nazionale.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...