Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
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Inizialmente, Giorgia Meloni avrebbe dovuto partecipare al Forum Ambrosetti di Cernobbio venerdì 6 settembre alle 12.15. Dopo qualche giorno, la sua intervista pubblica è stata spostata al giorno successivo, sabato 7 settembre alle 9.35. Una scelta non casuale, […] Ma dettata da una necessità politica stringente: incrociare di persona Volodymyr Zelensky.
[…] l’organizzazione della kermesse è al lavoro per ospitare il presidente ucraino non in video collegamento, ma fisicamente. Una circostanza nota però da giorni, anche se ufficiosamente, all’esecutivo italiano. Le ipotesi sono dunque due: un colloquio tra i due leader venerdì sera o un faccia a faccia sabato mattina.
[…] una mossa che dimostra la necessità politica di rimediare all’enorme danno di immagine subito da Meloni a causa della scelta di non autorizzare l’utilizzo di armi italiane contro target in territorio russo e di non sostenere l’offensiva nel Kursk. Posizioni assunte dalla premier per ragioni di consenso ed equilibri di maggioranza.
L’idea diffusa a Palazzo Chigi è infatti che un via libera del genere – negato soltanto dall’Italia e dall’Ungheria in occasione dell’ultimo Consiglio europeo dei ministri degli Esteri a Bruxelles – avrebbe provocato un danno di popolarità all’esecutivo, perché l’opinione pubblica italiana – e l’elettorato di destra in particolare – sarebbe scettica sul sostegno a Kiev.
MEME SU ZELENSKY AL G7 CON GIORGIA MELONI
Inoltre, la cerchia meloniana non nega più un altro dato politico enorme, anche se sconveniente: sfidare sulle armi l’opposizione della Lega, tradizionalmente sensibile alle ragioni di Putin, avrebbe l’effetto di far ballare la maggioranza su un dossier così sensibile.
Un indizio del problema si è manifestato in occasione dell’ultimo vertice dei leader, quando una bozza di comunicato congiunto – con dentro una frase molto critica verso l’offensiva ucraina – è stata diffusa per errore dal Carroccio. Provocando un piccolo terremoto.
MATTEO SALVINI - VLADIMIR PUTIN - ROBERTO VANNACCI - MEME BY EDOARDO BARALDI
Meloni, però, non può recidere il legame con Zelensky, né mostrarsi troppo fredda con l’Ucraina. Ne va del suo rapporto con Washington, ma soprattutto con l’Europa. Ecco perché ha bisogno di incrociare Zelensky. E rassicurarlo su un punto: Roma continuerà ad inviare sistemi di difesa aerea all’Ucraina. […]
SALVINI CON LA MAGLIA DI PUTIN giorgia meloni volodymyr zelensky giovanbattista fazzolari a kiev