ZELENSKY NON È ANCORA ARRIVATO MA BERGOGLIO FA GIÀ CAPIRE IN CHE DIREZIONE ANDRÀ IL LORO COLLOQUIO: “QUANDO IMPAREREMO CHE INVESTIRE NEL BENESSERE DELLE PERSONE È MEGLIO CHE SPENDERE RISORSE NELLA COSTRUZIONE DI ARMI LETALI?” – A PALAZZO CHIGI TEMONO IL TONO CHE POTREBBE USARE IL PONTEFICE, CHE TENTENNA E NON SI SCHIERA – IL PRECEDENTE CON IL PREMIER SHMYHAL, DUE SETTIMANE FA: L’UCRAINO APOSTROFAVA PUTIN COME “DITTATORE”, MENTRE BERGOGLIO CONTINUAVA A DIRE “PRESIDENTE”

-

Condividi questo articolo


IL PAPA, QUANDO IMPAREREMO A NON SPENDERE RISORSE PER LE ARMI?

LA PAPESSA GIORGIA - VIGNETTA BY KRANCIC LA PAPESSA GIORGIA - VIGNETTA BY KRANCIC

(ANSA) - "Quando impareremo dalla storia che le vie della violenza, dell'oppressione e dell'ambizione sfrenata di conquistare terre non giovano al bene comune? Quando impareremo che investire nel benessere delle persone è sempre meglio che spendere risorse nella costruzione di armi letali?".

 

Sono alcune delle domande che il Papa si è fatto nel corso dell'incontro con i nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede (Islanda, Bangladesh, Siria, Gambia e Kazakhstan). "Quando impareremo che le questioni sociali, economiche e di sicurezza sono tutte collegate? Quando impareremo che siamo un'unica famiglia umana, che può veramente prosperare solo quando tutti i suoi membri sono rispettati, curati e capaci di offrire il proprio contribuito in maniera originale?". "Finché non arriveremo a questa consapevolezza, continueremo a vivere - ha concluso il Papa - quella che ho definito una terza guerra mondiale combattuta a pezzi".

 

DENYS SHMYHAL CON BERGOGLIO DENYS SHMYHAL CON BERGOGLIO

INCOGNITA FRANCESCO

Estratto dell’articolo di Valerio Valentini per “il Foglio”

 

[…] Quanto al tono che il Papa terrà con Zelensky, quella è una domanda assai più delicata, a Palazzo Chigi. Tanto più che oggi, notano le feluche meloniane, ricorre la Madonna di Fatima: la stessa in nome della quale, dopo l’avvio dell’invasione di Putin, Bergoglio benedì, congiuntamente, russi e ucraini.

 

E insomma si capisce che per il leader ucraino fare scalo a Roma significa anzitutto poter varcare le Mura vaticane, essere ricevuto da quel Papa che finora ha sempre tenuto un atteggiamento di caparbia equidistanza, tra aggressore e aggredito, tra Zelensky e Putin.

 

PUTIN BERGOGLIO PUTIN BERGOGLIO

Perfino sul piano nominale, va detto. Deve essersene accorto anche Denys Shmyhal, il primo ministro ucraino, se è vero che non ha potuto fare a meno di notare, durante la sua visita in Vaticano di due settimane fa, quella che ha preparato il colloquio odierno, che Francesco ha più volte parlato dei “presidenti Zelensky e Putin”. Scelta lessicale non casuale, visto che invece Shmyhal aveva continuato a ripetere “il presidente Zelensky e il dittatore Putin”.

 

giorgia meloni e papa francesco agli stati generali della natalita' 4 giorgia meloni e papa francesco agli stati generali della natalita' 4

E una certa freddezza, pare, s’era registrata anche quando Francesco, per evidenziare il ruolo svolto dalla Santa Sede a sostegno del popolo “martire” ucraino, aveva ricordato il gran numero di orfani e giovani sfollati accolti nelle strutture umanitarie del Vaticano.

 

Ed era stata quella l’occasione sfruttata dalla delegazione ucraina per invitare il Papa a visitare Kyiv, anche per facilitare il rimpatrio di quegli esuli adolescenti. E sarà questa, pare, la richiesta che Zelensky rinnoverà al Papa: venire a Kyiv. Da quella risposta, dunque, dipenderà l’esito della missione italiana.

BERGOGLIO PUTIN PADRE GEORG BERGOGLIO PUTIN PADRE GEORG

 

E certo per Meloni, […] finire in mezzo a questo gioco di sponde, sia pure malgré soi, potrebbe essere scomodo. Perché inevitabilmente, […] un eventuale disallineamento tra Palazzo Chigi e la Santa Sede verrebbe subito notata, e inevitabilmente creerebbe imbarazzi. Sul piano diplomatico, certo, e forse pure su quello politico, almeno a giudicare dalla ricorrenza con cui il sedicente “pensiero pacifista”, compreso quello che alligna nella coalizione di destra e nella Lega in particolare, cita proprio il Santo Padre.

GIORGIA MELONI TOCCA PAPA FRANCESCO GIORGIA MELONI TOCCA PAPA FRANCESCO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?