ZELENSKY, NON FARE L’INDIANO – IL PRESIDENTE UCRAINO RICEVE A KIEV NARENDRA MODI, PRIMO MINISTRO DELL’INDIA, CHE LO INVITA A DISCUTERE CON LA RUSSIA LA FINE DEL CONFLITTO E SI PROPONE DI DARE UNA MANO, “DA AMICO” – MODI, PER LA VERITÀ, È GIÀ MOLTO AMICO DI PUTIN, MA HA PAURA CHE, SE LA GUERRA CONTINUA, MOSCA SI AVVICINI TROPPO ALLA RIVALE CINA… - VIDEO

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1. MODI VA DA ZELENSKY (E IL DOPPIO BINARIO)

Estratto dell’articolo di Danilo Taino per il “Corriere della Sera”

 

NARENDRA MODI A KIEV CON VOLODYMYR ZELENSKY NARENDRA MODI A KIEV CON VOLODYMYR ZELENSKY

Narendra Modi deve fare di più e deve fare meglio. Ieri, dunque, è arrivato a Kiev, la prima volta per un capo di governo indiano in oltre trent’anni. […]

 

Ha mosso il passo giusto. Volodymyr Zelensky aveva molto criticato la visita del primo ministro indiano a Mosca, in luglio, e il suo abbraccio con Vladimir Putin. Malumori erano sorti anche a Washington. Ieri, Modi ha bilanciato la situazione. L’incontro […] ha avuto l’effetto di ribadire che l’India continua sì ad avere una relazione (storica) con Mosca ma ciò non significa che condivide l’aggressione all’Ucraina.

 

narendra modi e vladimir putin a mosca narendra modi e vladimir putin a mosca

«L’India non è mai stata neutrale in questa guerra, ma dalla parte della pace», ha detto a Zelensky. Può essere interpretata come una frase retorica ma anche come una (timida) presa di posizione […]. Poi, ha invitato il presidente ucraino a discutere con la Russia la fine del conflitto e ha aggiunto che se può dare una mano sarà felice di farlo. Non è una proposta di mediazione ma è un interesse dichiarato, «da amico»: Modi teme che, quanto più la guerra continua, tanto più Mosca si avvicini a Pechino, gran rivale dell’India. [….]

 

NARENDRA MODI .- VOLODYMYR ZELENSKY NARENDRA MODI .- VOLODYMYR ZELENSKY

Ed è un messaggio al Sud Globale, del quale l’India è un importante leader: è la prima volta che un Paese non apertamente critico dell’aggressione russa visita Kiev. Non si può escludere che la scossa metta in moto qualche altro sonnolente non allineato.

 

2. MODI ESORTA ZELENSKY AD AVVIARE TRATTATIVE PER UNA PACE GIUSTA

Estratto dell’articolo di Antonella Scott per “il Sole 24 Ore”

 

Qualcuno lo aveva definito “viaggio di redenzione”: Narendra Modi a Kiev per abbracciare il presidente Volodymyr Zelensky, e cancellare l’immagine di un altro abbraccio che il premier indiano aveva dato l’8 luglio scorso, a Mosca, a Vladimir Putin: nello stesso giorno in cui almeno 41 persone erano morte sotto le bombe e i missili russi, uno dei quali lanciato sull’ospedale pediatrico di Kiev. Allora, Zelensky aveva parlato di «colpo devastante per gli sforzi di pace».

 

VLADIMIR PUTIN NARENDRA MODI XI JINPING VLADIMIR PUTIN NARENDRA MODI XI JINPING

Così, quando Modi è arrivato ieri in treno dalla Polonia […] Zelensky lo ha portato a visitare un memoriale dedicato ai bambini uccisi dalla guerra. Mentre Modi ha offerto aiuti umanitari all’Ucraina e ha parlato di pace, desideroso di ristabilire gli equilibri e di far valere sul fronte del conflitto tra Russia e Ucraina lo storico approccio non allineato della politica estera indiana. «Non un mediatore, ma un messaggero che vuole apparire equidistante», scrive sul Moscow Times il consulente Saahil Menon.

 

NARENDRA MODI A KIEV CON VOLODYMYR ZELENSKY NARENDRA MODI A KIEV CON VOLODYMYR ZELENSKY

«Siamo rimasti con grande convinzione lontani dalla guerra – ha detto Modi a Zelensky, parole poi riprese su X - ma questo non significa che siamo indifferenti. Non siamo mai stati neutrali, dal primo giorno abbiamo preso fermamente le parti della pace».

Parole simili a quelle che Modi aveva rivolto a Putin fin dal 2022: «Questa non è un’era di guerra».

 

Non è però dato sapere che cosa intenda in concreto il premier indiano che ora si offre personalmente «come amico» per cercare una soluzione «attraverso il dialogo e la diplomazia», ed esorta Zelensky ad avviare trattative. In ogni caso la visita ha lanciato un segnale importante per l’Ucraina impegnata, come ha spiegato il consigliere di Zelensky Mikhaylo Podolyak, «a costruire relazioni con Paesi che hanno una certa influenza a Mosca, spiegando loro in che cosa consiste una conclusione giusta della guerra». […]

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