Estratto dell'articolo di Maurizio Crosetti per “la Repubblica”
[…] All’età in cui i nostri figli vanno al liceo, quegli altri vanno al Real Madrid. Mentre i ragazzi italiani di belle speranze svernano in panchina, in tribuna o all’estero, il 16enne Lamine Yamal, spagnolo del Barcellona, è già una star da 200 milioni di euro (li ha offerti, invano, il Psg). E quando quel matusalemme di Mbappé andrà davvero al Real, il pubblico parigino lo avrà già dimenticato grazie agli estri di Warren Zaire-Emery, 18enne sfavillante che abita a centrocampo ma occupa l’intero condominio della squadra.
Se poi andiamo all’ufficio anagrafe Uefa e ci mettiamo in coda allo sportello dei certificati di nascita, scopriremo che autentici campioni come Jude Bellingham, Jamal Musiala e Florian Wirtz oscillano ormai tra i 20 e 21 anni, età che ai calciatori italiani sembra proibita, come se un maleficio l’avesse cancellata. Non si riescono più a trovare ragazzi di quell’età convocabili nella nazionale di categoria.
[…] Sul futuro siamo in ritardo, lo abbiamo preso in giro. Basti l’esempio di Simone Pafundi, del quale l’ex ct Mancini disse: «È un talento incredibile, per me c’è Pafundi e poi tutti gli altri». Ebbene, il ragazzo nato a Monfalcone e cresciuto a Udine, per giocare è andato al Losanna. Senza offesa, non proprio il cuore del calcio. Oppure Francesco Camarda, che quando aveva 15 anni, 8 mesi e 15 giorni (era il 25 novembre scorso), con la maglia del Milan diventò il più giovane esordiente in serie A della storia. […] Ma dopo? Panchina, aspettare e poi si vedrà.
Per non invecchiare senza mai essere stato giovane, Cesare Casadei è passato dall’Inter al Chelsea, dove però non ha avuto spazio: per lui, sei mesi al Leicester e ritorno a Londra, dov’è riserva. Anche Tommaso Baldanzi, alla Roma, resta a guardare: riserva in giallorosso e nella Under 21. Girare al largo non sempre giova: Wilfried Gnonto è al Leeds, ha 20 anni e fa parte delle foche monache del nostro calcio, cioè gli attaccanti quasi estinti: una grana che andrà ben oltre i prossimi Europei.
[…] Intanto, la media presenze in A dei nostri Under 21 è la più bassa tra i cinque principali campionati: ma i ragazzi giocano poco perché hanno poco talento, o hanno poco talento perché giocano poco? […] anche se l’introduzione delle formazioni Under 23 ha ampliato qualche prospettiva, almeno per Juventus e Atalanta, le uniche ad aver aderito al progetto, la Youth League sposta poco. Per cercare vivai d’avanguardia bisogna andare in Belgio, Austria e Portogallo. L’Italia? È diventata provincia del futuro.
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