Estratto dell'articolo di Alessandro Bocci per il Corriere della Sera
luciano spalletti con la nazionale italiana di calcio 2
Il lungo volo verso Miami Luciano Spalletti lo ha trascorso studiando relazioni e pensando alla partita con il Venezuela, domani sera alle 22 italiane nello stadio di Messi, la prima della tournée negli Stati Uniti dove gli azzurri tornano diciannove anni dopo l’ultima volta. […] In America, terra di sogni e di contrasti, l’allenatore della Nazionale cerca l’Italia che dovrà difendere il titolo europeo in Germania tra meno di cento giorni e anche i giovani da sfruttare dopo il torneo continentale, quando si comincerà a pensare al Mondiale 2026.
Spalletti, […] nei primi mesi ha badato al sodo, cioè a conquistare la qualificazione diretta in un girone complicato con Inghilterra e Ucraina e lo ha fatto senza grandi stravolgimenti e portando avanti il 4-3-3 a lui congeniale e con cui ha vinto lo scudetto a Napoli. Ora vuole andare oltre. La missione è una squadra multiforme «capace di non essere leggibile», che sappia cambiare pelle, forte fisicamente, evoluta sul piano tattico. […]
luciano spalletti con la nazionale italiana di calcio
Ce ne sono tanti capaci di cambiare posizione nel gruppo senza risentirne: da Bastoni a Cambiaso, da Darmian a Di Lorenzo, da Dimarco a Udogie solo per rimanere ai difensori. E poi Bonaventura, Lorenzo Pellegrini, Frattesi, Raspadori, anche Zaccagni e Zaniolo. Cambiaso, ancora a zero minuti in azzurro, può fare l’esterno con licenza di accentrarsi «la nuova frontiera di quelli che una volta erano i terzini» racconta Spalletti. Pellegrini e Bonaventura possono giocare nella zona di mezzo, dietro la punta, ma arretrare senza problemi il raggio d’azione, un po’ come Frattesi, meno tecnico ma più forte dal punto di vista fisico rispetto ai due compagni.
Darmian e Di Lorenzo sono preziosi sia nella difesa a tre, ma soprattutto esterni a tutta fascia nel nuovo sistema che Spalletti medita di sperimentare contro il Venezuela, […] Un test di peso in cui misurare il 3-4-2-1. Negli Stati Uniti capiremo, attraverso gli esperimenti, se l’Italia può costruire un piano B credibile o se il nuovo sistema può diventare quello principale.
luciano spalletti con la nazionale italiana di calcio 1
Il problema resta l’attacco: da Mancini a Spalletti, gira e rigira, finiamo sempre a cercare il centravanti che non c’è. E adesso la situazione sembra persino peggiore: la crisi di Immobile sembra senza fine, la superficialità di Scamacca è scoraggiante. Non abbiamo né Haaland, né Kane, tanto meno Mbappé. Bisogna arrangiarsi. Si riparte da Retegui, un’idea del Mancio, che finora ha trovato poco spazio con Spalletti. Raspadori, un altro multiruolo, è l’alternativa «ma voglio capire di che pasta è fatto Lucca», il giocatore di movimento più alto della serie A. […] «Chi è rimasto a casa non si deve sentire tagliato fuori».[…]
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