Estratti da corrieredellosport.it
Mentre si ragiona su tutte le possibili combinazioni, Gasperini ha ironizzato e provocato sulla sfida decisiva contro la Fiorentina, che ha scatenato e sta scatenando numerose polemiche: "Giovedì abbiamo giocato col Marsiglia, oggi con la Roma, in sette giorni abbiamo fatto tre partite. Dal 27 di febbraio stiamo giocando su questi ritmi, stiamo cercando di chiudere in fretta così l'ultima con la Fiorentina la regaliamo, così chiudiamo ogni polemica".
I PASS DI GASPERINI
Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport
Quest’anno i pass per la Champions li consegna direttamente il signor Gian Piero Gasperini. Battendo la Roma ne ha allungati un paio - con due giornate d’anticipo - a Bologna (meritatissimo) e Juventus. L’ultimo è in grado di regalarlo alla Roma, o alla Lazio - rientrata in corsa -, vincendo l’Europa League a Dublino. Ma deve piazzarsi quinto, altrimenti ciccia per la sesta.
La sua Atalanta è la squadra più in forma del momento ed è seconda per costruzione soltanto all’Inter: l’estate scorsa, conservando l’impianto base, ha aggiunto come mai in precedenza (Scamacca, El Bilal Touré, Holm, Bakker, il prestito di De Ketelaere, più Hien a gennaio) e ha speso non bene ma benissimo. Il resto l’ha fatto proprio lo Sviluppatore di talenti che da otto anni fa guadagnare posizioni, milioni e immagine alla società dei Percassi.
La sconfitta della Roma non mi sorprende: i danni procurati da Tiago Pinto sono chiari da tempo, li ho elencati per due anni e mezzo, Mourinho ha provato a rimediare peraltro in condizioni non ottimali: ha sempre avuto la consapevolezza dei difetti, che talvolta ha coperto.
Sono andato a riprendere alcune considerazioni dello Special fatte l’ottobre scorso: «Non siamo una squadra molto veloce, con una transizione forte e reattiva. Quello che cerchiamo di fare sempre come squadra è trovare equilibrio. Se ci riusciamo questo problema si sente meno...». E ancora: «Se definisci zone e momenti di pressione e ci sono un paio di giocatori che non lo fanno, è difficile. Idem sotto il punto di vista del possesso».
Ora, De Rossi ha fatto un ottimo lavoro sul piano tattico e della proposta ma non poteva, nessuno può correggere col gioco e tanto coraggio difetti che sono enormi e strutturali: il terzetto di centrocampo Cristante, Paredes, Pellegrini, ad esempio, non è sostituibile, le ha praticamente giocate tutte e si è parzialmente fuso; Dybala, l’alta qualità del gruppo, è mancato nei momenti decisivi, e in sofferenza sono finiti tanto i difensori (N’Dicka malissimo ieri) quanto Lukaku, vittima di isolamento fino all’ingresso di Abraham.
Daniele va perciò sostenuto soprattutto adesso e con convinzione: ha idee, personalità, freschezza, onestà di giudizio. La società gli è vicinissima e sono convinto che farà il possibile per dotarlo di un materiale migliore.
Salvo anche i giocatori, comunque: hanno dato e stanno dando tutto quello che possono. Gente come Mancini, Cristante, El Shaarawy, Llorente, Bove e lo stesso Paredes non si è mai tirata indietro mostrando notevoli capacità di reazione (anche a Bergamo sullo 0-2). Lukaku ha ancora due partite da romanista, mentre è più che probabile che Dybala, se non sarà Champions, prenda la strada dell’Arabia.
Tifare Gasp a Dublino ci riuscirà facilissimo, quasi naturale.
MOURINHO ALL'AEROPORTO DI BARCELLONA
striscioni per mourinho roma verona 3
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