Romolo Buffoni per il Messaggero
Secondo gli organizzatori francesi il Coronavirus lo ha bucato.
Dopo 63 anni il Pallone d' Oro perciò non verrà assegnato, colpa di una stagione definita «falsata», dai giornalisti di France Football, la rivista specializzata francese che dal 1956 su iniziativa di un suo giornalista ex calciatore, Gabriel Hanot, premia il calciatore dell' anno.
«A circostanze eccezionali corrispondono disposizioni eccezionali. Per la prima volta nella sua storia, iniziata nel 1956, il Pallone d' Oro non verrà assegnato nel 2020, a causa della mancanza di condizioni eque sufficienti», ha annunciato ieri France Football. Eppure il calcio mondiale ha provato a salvare il salvabile.
LEO MESSI CON IL SUO QUARTO PALLONE D'ORO
Nonostante il rinvio di un anno degli Europei, infatti, campionati, Champions ed Europa League stanno faticosamente procedendo verso la loro conclusione. I tornei osservando un tour de force straordinario, le coppe con la formula delle Final Eight che, come già annunciato dalla Uefa, resterà un unicum.
Ma ciò a France Football non è bastato per conservare il premio, tornato esclusiva giornalistica dal 2016 dopo le edizioni 2010-2015 organizzate congiuntamente alla Fifa. La sospensione scrive un altro capitolo di una manifestazione che nacque per premiare il miglior calciatore europeo per poi, nel 1995, aprire agli extraeuropei. Troppo tardi per Maradona, il cui nome infatti manca dall' albo d' oro.
«ALTRO SACRIFICIO» «La decisione è coerente con la situazione attuale - ha commentato l' ex ct Marcello Lippi -. Certamente dispiace perché è una competizione che dà lustro al calcio e a chi la vince, ma già adesso il calcio internazionale sta facendo il massimo per portare a termine tutte le competizioni e questo è un altro sacrificio da sopportare». Scelta per arrivare alla quale ha inciso la sospensione della Ligue 1: niente Francia, niente premio.
Perché specialmente Mbappé, stella transalpina del Psg, avrebbe potuto infilarsi nell' eterno duello tra Leo Messi e Cristiano Ronaldo. Probabilmente è CR7 il danneggiato dall' annullamento del premio. L' asso portoghese della Juventus aveva la concreta possibilità di pareggiare il conto con l' argentino e portarsi sul 6 a 6. Ronaldo, infatti, si appresta a vincere lo scudetto con i bianconeri ed è in corsa per il titolo di capocannoniere e per la Scarpa d' oro.
Messi, pur avendo vinto il titolo di Pichichi della Liga con 25 gol (settima affermazione, quarta consecutiva, un record che gli ha consentito di scavalcare le sei vittorie di un mito del calcio iberico come Telmo Zarra) ha dovuto cedere il titolo spagnolo al Real Madrid. A nazionali ferme, quindi, lo spareggio lo avrebbe fatto la Champions League con Juve e Barcellona chiamati a guadagnarsi le finali di Lisbona eliminando rispettivamente Lione e Napoli.
DUOPOLIO MONOTONO Messi custodirà il Pallone d' Oro in bacheca per un anno in più, proprio il trofeo più contestato dei sei vinti. Molti fra appassionati e addetti ai lavori si sarebbero aspettati il riconoscimento nelle mani di un campione del Liverpool campione d' Europa, che aveva umiliato con il 4-0 di Anfield Road eliminandolo dalla Champions proprio il Barça della Pulce.
Il difensore centrale dei Reds Van Dijk era il candidato papabile, finito secondo davanti a Ronaldo. Se all' olandese non è bastata una Coppa dei Campioni per interrompere il duopolio, quante speranze avrebbe avuto Momo Salah (capocannoniere del Liverpool campione d' Inghilterra dopo 30 anni) di farcela? Va bene la scusa del Covid, quindi, ma forse a mandare in naftalina il Pallone d' Oro 2020 è stata anche la noia di doverlo di nuovo assegnare a uno tra Messi e Cristiano Ronaldo. Tanto che il Barça ci scherza su twittando: «Comprendiamo la decisione, tanto tutti sanno chi è il migliore».