Massimiliano Gallo per ilnapolista.it
Le notizie sono due, o più di due. La prima è che Spalletti rende l’Italia una squadra di pallone. E non è poco. La seconda è che l’Italia batte l’Ucraina 2-1 e aggancia il secondo posto nel girone con una partita in meno. La terza è che il ct decide di morire con le proprie idee: Immobile in panchina (non entra nemmeno nel secondo tempo, entra Retegui: scelta tecnica?) e conferma che un ruolo Raspadori ce l’ha: è centravanti. La copertina la merita Frattesi che segna entrambi i gol, da centravanti consumato.
Spalletti si infuria quando ascolta la frase “il calcio è semplice”. Eppure qualcosa di semplice c’è: se in campo vanno Frattesi e Zaniolo e non Cristante e Politano, è più probabile che tu possa vincere le partite. Sì, lo sappiamo che al posto di Cristante ha giocato Locatelli (persino bene). Ma lasciare Frattesi fuori nella partita contro la Nord Macedonia è stata una di quelle azioni che fanno arrabbiare il dio del calcio. E quando il dio del calcio si adira, sono dolori.
Ci piace pensare che Spalletti abbia deciso di giocarsela con le proprie idee. Se proprio bisogna andare incontro alla spietatezza della critica, allora meglio farlo seguendo fino in fondo le proprie convinzioni. Come ha fatto con Raspadori centravanti al posto di Immobile. Perché Immobile è forte ma in questa Nazionale storicamente non è a suo agio, non trova posto. Raspadori, invece, rischia di avere il destino opposto. Non si sente a casa in nessuna squadra se non nell’Italia. Raspa è un precario del gol. Ma nel Napoli non trova posto. Non può trovarlo: è chiuso da Osimhen. Eppure un ruolo ce l’ha: è centravanti. Piccolino ma centravanti. Del resto – il dio del calcio ci perdoni – anche Gerd Müller era piccolino. Eppure oggi hanno inaugurato la sua statua all’esterno dello stadio del Bayern.
Involontariamente Spalletti ha fatto un favore a Garcia. Quando il datore di lavoro del francese gli chiederà di trovare un posto a Jack Raspadori, il tecnico potrà dire: “è centravanti, lo ha fatto capire anche Spalletti. E nella nostra squadra il centravanti c’è già. Non è colpa mia”.
Il primo tempo di Italia-Ucraina è stata una delle migliori prestazioni dell’Italia recente. È sembrata una squadra di club: aggressiva, veloce, arrembante, senza pause. E se i due gol li ha segnati Frattesi, il centravanti Raspadori ha giocato alla grande. Ha fatto il perno d’attacco. È venuto incontro liberando spazi. Ha chiamato e guidato il primo pressing. L’unico neo è stata l’imprecisione sotto porta. Ma il centravanti di questa Nazionale è Raspadori, c’è poco da discutere
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