(ANSA) Non ci sono nomi nuovi nella lista dei candidati al consiglio d'amministrazione della Juventus depositata questa mattina da Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli proprietaria del club. Assente Giuseppe Marotta, come annunciato dal dirigente, con Andrea Agnelli, ci sono Pavel Nedved, attuale vicepresidente, e gli indipendenti Paolo Garimberti, Daniela Marilungo, Assia Grazioli-Venier e Caitlin Hughes. Completano la lista Enrico Vellano, Francesco Roncaglio e il team manager della Ferrari Maurizio Arrivabene
2. ARRIVABENE
fra i possibili eredi di Giuseppe Marotta nel ruolo di amministratore delegato della Juventus ci sarebbe anche Maurizio Arrivabene. L'attuale team principal della Ferrari, già in passato nel CdA della Juventus, a quanto si apprende potrebbe lasciare la Scuderia di Maranello per passare alla Juve vista anche l'amicizia e il legame che lo lega alla famiglia Agnelli. Altri nomi circolati in queste ore ma che appaiono più defilati, sono quelli di Michele Uva, attuale dg della Federcalcio, di Giovanni Carnevali, attuale dg del Sassuolo, e di Zinedine Zidane.
3. L’ADDIO DI MAROTTA
Filippo Bonsignore per www.corriere.it
Già in fuga verso l’ottavo scudetto consecutivo, ma senza uno degli uomini che l’hanno rifatta grande.La Juve vola sul campo ma perde Beppe Marotta, il manager che negli ultimi otto anni l’ha ricostruita e riportata al vertice in Italia ed in Europa.«Le nostre strade si separano» annuncia l’amministratore delegato. Il colpo di scena è clamoroso e chiude settimane di voci e spifferi su rapporti non più idilliaci al vertice del club campione d’Italia. Si narra di divergenze di visione tra Marotta e il presidente Agnelli: sull’affare Ronaldo, acquisto che non sarebbe stato troppo caldeggiato dal quasi ex amministratore delegato per l’enorme portata dell’operazione, ma anche sugli indirizzi futuri, sullo staff medico.
Rinnovamento
«La società e gli azionisti stanno attuando una politica di rinnovamento» spiega Marotta. Via con il ricambio generazionale, quindi. Spazio alla crescita di manager più giovani, quaranta-cinquantenni, nell’ottica di una programmazione che guarda a lungo termine, al 2024. E Marotta non sarà l’unico a lasciare, perché nella lista di candidati a comporre il prossimo consiglio di amministrazione che la società presenterà lunedì in vista dell’assemblea del 25 ottobre non comparirà neanche l’altro amministratore delegato, Aldo Mazzia, l’uomo dei conti.
Chi sarà il nuovo Marotta? Al momento lo scenario più accreditato porta a una soluzione interna, con la crescita di responsabilità per il vicepresidente, Pavel Nedved, e per il direttore sportivo, Fabio Paratici, colui che ha portato Ronaldo a Torino. Così come non si può escludere anche l’arrivo di una figura di alto profilo dalla galassia Exor-Fca. Ma c’è anche l’ipotesi romantica di un ritorno da dirigente di Zinédine Zidane, voce emersa in Spagna già mesi fa, ma sempre smentita a Torino, anche in queste ore concitate.
Il futuro
Marotta, invece, che farà? «Non sarò il candidato in Figc» assicura. All’orizzonte potrebbe esserci la Lega Calcio, oppure lo sbarco in un altro grande club italiano: Napoli o Roma le prime suggestioni. O semplicemente un po’ di riposo dopo otto anni ad altissima velocità.
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