Davide Chinellato per la Gazzetta dello Sport
Assalto al trono. Stanotte all' 1 comincia il 2020-21 Nba, la stagione delle 72 partite, degli spareggi playoff, del Covid da sconfiggere senza bolla, dei Lakers campioni in carica e favoriti per l' anello.
Si parte prima di Natale, come volevano le tv (lega e giocatori così aggiungeranno dai 400 agli 800 milioni di euro agli introiti), a 8 giorni dal 36° compleanno di LeBron James, mvp delle Finals in carica e sempre punto di riferimento per tutti, anche se questa è la sua 18ª stagione. Si parte con Brooklyn-Golden State, i ritorni di Kevin Durant e Steph Curry, e alle 4 Lakers-Clippers preceduta dalla cerimonia degli anelli: saranno in diretta su Sky, come tutto il 2020-21.
I Lakers sono seduti sul trono a cui tutti ambiscono senza nessuna intenzione di abdicare. Perché se possibile sono ancora più forti della squadra che ha trionfato nella bolla. LeBron continua a dominare, Anthony Davis promette di diventare ancora più forte: staranno insieme almeno fino al 2023 dopo i rinnovi nella offseason con cui i Lakers si sono consegnati alla coppia più bella in circolazione.
Attorno a loro, il g.m. Pelinka ha rinforzato il supporting cast, trasformando la panchina da punto debole a punto di forza con Montrezl Harrell e Dennis Schröder, le due migliori riserve della stagione passata. «L' inizio di stagione sarà difficile per noi: dovremmo tirarne fuori il meglio» ripetono in coro da LA. Eppure in preseason hanno vinto 4 gare su 4, con Davis che ha incantato nelle due che ha giocato. Sono un gruppo di veterani che tireranno fuori il meglio nei playoff, da maggio in poi: chi vuole detronizzarli dovrà batterli.
Il derby di Los Angeles, la seconda delle 1058 partite della regular season (si finisce il 16 maggio, ma la prima parte di stagione si chiuderà il 4 marzo prima di una settimana di stop), sarà la sfida tra le due migliori squadre del West, che resta la conference più dura perché ha una classe media di squadre che puntano ai playoff che l' Est ancora non ha. I Clippers hanno cambiato coach (da Doc Rivers a Ty Lue) senza cambiare il gruppo che lo scorso anno è imploso nella bolla. Il punto di riferimento resta Kawhi Leonard («Ho lavorato per giocare molto meglio di come ho fatto a Disney World»), che a fine stagione sarà free agent al contrario del suo partner Paul George, che resterà a LA almeno fino al 2024: vincere è il modo più sicuro per convincerlo a restare.
A Ovest hanno ambizioni da titolo anche i Nuggets di Nikola Jokic e i Blazers di Damian Lillard. Da tenere d' occhio Golden State: dopo l' anno forzato di stop, la dinastia che ha dominato lo scorso decennio vuole riprendere il suo posto al sole, con Steph Curry che ha già mostrato di poter tornare in forma mvp.
Houston, ambiziosa nelle ultime stagioni, è fuori mentre aspetta di risolvere il tormentone James Harden, che ha detto chiaramente di volersene andare. In quella classe media che rende infernale la conference ci sono i Jazz di Gobert e Mitchell, i Mavs di Luka Doncic, i nuovi Suns di Chris Paul e i Pelicans di Zion Williamson (con Nicolò Melli che uscirà dalla panchina) A Est i Bucks di Giannis Antetokounmpo, che ha firmato una settimana fa il contratto più ricco della storia (188 milioni di euro dal 2021 al 2026), partono davanti a tutti, con Miami finalista perdente nella bolla subito dietro. Occhio a Brooklyn: Kevin Durant è tornato dopo un anno e mezzo di stop e sembra già in forma smagliante.
Con Steve Nash in panchina (Mike D' Antoni gli farà da mentore) e Kyrie Irving in campo i Nets parlano apertamente di titolo. Sono uno dei motivi per cui il vertice dell' Est è più forte del passato: Boston ha due fenomeni in Jayson Tatum e Jaylen Brown; Philadelphia chiede a Doc Rivers di scoprire se Ben Simmons e Joel Emiid insieme sono una coppia da titolo. Nel ceto medio i Raptors di Nurse (e Scariolo), i nuovi e ambiziosi Hawks di Danilo Gallinari (alla prima in carriera partendo dalla panchina, anche se in preseason ha già mostrato di essere a suo agio), i Pacers, i Wizards ora di Russell Westbrook.
Non è solo caccia ai Lakers, è caccia anche a LeBron. Tutti indicano in James il migliore in circolazione, ma lui è il primo a dire che a quasi 36 anni non sa quanto ancora potrà continuare a questo livello stellare. Se lui punta ad arrivare al meglio al 2023, col record di punti di Kareem Abdul-Jabbar nel mirino, è caccia aperta a prendere il suo posto. L' mvp lo vince da due anni Antetokounmpo, ma secondo i bookmakers questo sarà l' Anno I dell' era Luka Doncic, con lo sloveno di Dallas favorito per vincere il premio di miglior giocatore della regular season a cui punta anche Davis.
Zion Williamson, attesissimo un anno fa, è pronto a mostrare «chi è veramente». Il Covid ha stravolto tutto ma non ha tolto una certezza: l' Nba è pronta a mostrare di nuovo, grazie ai suoi tanti fenomeni, perché è il basket più bello del mondo.
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