Antonio Barillà per la Stampa
Cerchio bianconero a Vinovo, sul video scorrono le immagini di Tottenham-Arsenal, Massimiliano Allegri descrive i pregi di una squadra che al sorteggio di Nyon fu descritta ingannevolmente: non si tratta di un avversario morbido, oltretutto attraversa uno stato di forma smagliante. Max spiega come intrecci fisicità e tecnica, si sofferma sulla condizione atletica, ricorda che Harry Kane non è l' unico pericolo e che il suo istinto vale i ricami di Christian Eriksen, fa vedere i movimenti di Moussa Dembélé che non è solo forza ma anche qualità.
Caratteristiche uniche Pericolo inglese. Generale e particolare. Generale perché la Premier trapianta le prime cinque in classifica negli ottavi di Champions (oltre agli Spurs, i due Manchester, il Liverpool e il Chelsea), particolare perché la squadra di Mauricio Pochettino in questo momento nulla ha da invidiare alle altre, e tra i segreti c' è l' impronta tattica dell' argentino non casualmente corteggiato dal Real. Sì, il Tottenham spaventa, ma la Juventus crede in se stessa e s' aggrappa con convinzione al sogno europeo.
Senza rimpiangere le assenze di Blaise Matuidi, equilibratore dalle caratteristiche uniche, di Paulo Dybala, fuoriclasse offensivo, di Juan Cuadrado, l' ala del disincanto e degli slalom, di Andrea Barzagli, pilastro d' esperienza.
Cultura italiana Sono anche i numeri a confortare la Juventus. Ha un attacco più prolifico e una difesa migliore dei londinesi, vola in campionato e ha trovato una solidità da guinness, passando da squadra farfallona (22 gol subiti in 18 partite) a bunker senza eguali in Europa (un gol incassato nelle ultime 16, quello di Martin Caceres a Verona). «Tattica e difesa sono punti di forza del calcio italiano - ha dichiarato Pochettino - e la Juve rappresenta questa cultura perfettamente».
Nuovo modulo Alle radici della metamorfosi, una diversa concentrazione, una ritrovata attitudine al sacrificio, il nuovo 4-3-3 e lo stato di grazia di Medhi Benatia. Domani un nuovo esame, durissimo, contro Kane, «l' attaccante più completo in circolazione» secondo Sami Khedira, autore di 32 gol in 33 partite nel segno di una continuità che esclude exploit casuali e racconta un finalizzatore spietato, capace di risolvere le partite da solo com' è capitato sabato contro l' Arsenal. In Champions, poi, ha una media super, 6 gol in 5 partite: «Contro la Juve sarà durissima - il suo pensiero -, però non vedo l' ora: vogliamo sempre confrontarci con i migliori, dobbiamo sfruttare il momento favorevole».
L' assenza di Matuidi Kane è un uragano - Hurricane, lo chiamano, giocando con il cognome - che Allegri studia come intrappolare, confidando intanto di insinuarsi con le sue punte in una difesa buona ma non impermeabile e di far valere l' esperienza di squadra, complessivamente superiore. Lo farà con il nuovo modulo ritoccato senza Matuidi (tra i candidati alla sostituzione c' è anche Stefano Sturaro) o con l' inserimento di tutte le punte disponibili in un 4-4-2 con Federico Bernardeschi e Douglas Costa esterni che può diventare in un amen 4-2-3-1. Numeri, sospira Max: conta l' interpretazione. E la sua Juve è carica, trasmette fiducia.
LA JUVE VUOLE KANE
Sta cominciando a replicarsi, tra condivisione e commenti, l'indiscrezione riportata da "Don Balon". Quale? Eccola, testuale: «La Juventus ha i conti in regola per tentare il colpo dell'estate. Con l'attuale rosa può continuare a vincere in Italia ma portare a casa la Champions League è un'altra cosa. Avere Paulo Dybala come stella non garantisce successi continentali (la Champions appunto) e per questo i bianconeri vogliono un nuovo "crack" dal mercato».
Il post di Don Balon continua così: «La Juventus vuole Harry Kane e sembra sia disposta a mettere 250 milioni sul piatto per la sua firma. Una cifra stratosferica per il calcio italiano. La Juventus è consapevole del fatto che non può lottare con le big per avere gente del calibro di Messi, Neymar e Cristiano Ronaldo ma le distanze tra questi colossi potrebbero ridursi con giocatori del calibro di Kane». Infine, la conclusione del ragionamento mette dentro anche Buffon: «Il capitano della Juventus posticiperebbe il suo ritiro nel caso dovesse arrivare l'attaccante del Tottenham».