Estratti da corriere.it
Il portiere più espulso della Bundesliga , che in passato ha anche vissuto una parentesi di mezza stagione — piena di rimpianti — nel Milan tra l'estate del 1998 e il gennaio del '99, è tornato a far parlare di sé. Le sue «follie» non sono una novità per chi nel corso degli anni ha seguito le ripetute sregolatezze di un temperamento come quello di Jens Lehmann. Cinquantaquattro anni compiuti lo scorso 10 novembre, l'ex portiere tedesco che si è ritirato nel 2011 dovrà pagare una multa da 420 mila euro per aver impugnato e brandito una motosega durante una lite con un vicino di casa.
Questo è l'ultimo dei controversi episodi che ha visto coinvolto Lehmann che in quell'occasione non ferì nessuno ma distrusse il garage del vicino . La sanzione sarà «diluita» in 2 mila euro al giorno da pagare finché non avrà saldato l'intero importo deciso dal tribunale di Starnberg. La giudice che ha seguito il caso ed emesso la sentenza, Tanja Walter, ha spiegato che Lehmann «si è costantemente presentato come una vittima, quando vittima non è. È un aggressore». E in più ha aggiunto che l'ex portiere avrebbe provato a giustificarsi con «storie inaudite in sua difesa». La lite con il vicino sarebbe nata per alcuni lavori domestici che rendevano difficile l'accesso al garage ma, non essendo rimasta nei confini del diverbio, la questione è stata così risolta in tribunale.
(...) nel luglio 2020, è entrato nel Consiglio Direttivo dell'Hertha Berlino. Ma la sua carica è decaduta dopo un anno a causa di un episodio di razzismo. Commentando le capacità tecniche di Dennis Aogo, Lehmann disse : «Dennis è lì per coprire la "quota nera"?». Una frase che gli costò il posto e che fa parte di quelle «follie» dalle quali Lehmann non è mai riuscito a stare troppo alla larga.
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