Guido De Carolis per il “Corriere della Sera”
Leo Messi e l' Inter, un matrimonio difficilissimo, nel calcio però di impossibile non c' è nulla. L' Inter non vuole illudere i tifosi e tira il freno a mano sull' operazione, il club nerazzurro poi non ha praticamente voce in capitolo: chi decide è il numero 10 argentino.
Pp Sports, il sito cinese di streaming del gruppo Suning, proprietario del club nerazzurro e detentore dei diritti della serie A in Cina, ha scatenato fantasie e illazioni pubblicando una foto dell' ombra di Messi proiettata sul Duomo. Una trovata pubblicitaria, usata per lanciare la partita Inter-Napoli, peraltro per nulla gradita dal Barcellona.
Il club catalano si è molto irritato, non per l' ombra di Messi con tanto di nome e numero, piuttosto per il logo dell' Inter piazzato sulla maglia della Pulce. I vertici del club blaugrana hanno richiamato i cinesi, minacciando una causa per violazione di diritti d' immagine. Non ci saranno azioni legali, l' avvertimento però è arrivato.
L' addio di Messi al Barcellona è una possibilità molto remota, per una lunga lista di motivi. Se però il giocatore dovesse decidere di lasciare la Spagna, l' unica destinazione plausibile sarebbe proprio Milano. Impossibile pensare a un trasferimento al Real Madrid o in un' altra squadra spagnola, al Psg c' è già Neymar e il campionato non è attrattivo, la Premier ha lo scoglio della lingua e per carattere l' argentino difficilmente si ambienterebbe, Milano e la serie A sarebbero l' approdo ideale. Messi ritroverebbe poi Cristiano Ronaldo, l' avversario più prestigioso, conosce già la città, dove peraltro il papà Jorge ha appena spostato la residenza e acquistato casa, e la lingua non sarebbe un problema.
Beppe Marotta, ad dell' Inter, nel suo curriculum vanta il colpo Cristiano Ronaldo. Su Messi va con i piedi di piombo. «Oggi come oggi, nessuna squadra italiana è in grado di fare un' operazione del genere se non subentrano fattori straordinari legati agli azionisti, quindi dei padroni veri e propri», sottolinea il dirigente.
Messi all' Inter sarebbe però un colpo eccezionale, come fu strappare, sempre al Barcellona, il brasiliano Ronaldo. Il miglioramento tecnico sarebbe indiscutibile, quello di immagine eccezionale, soprattutto per Suning, ancora poco conosciuto fuori dalla Cina.
Messi all' Inter è un' operazione da circa 500 milioni. Il giocatore ha 33 anni, è in scadenza a giugno 2021 e l' ultimo contratto della sua carriera sarà da 50 milioni netti l' anno.
L' Inter potrebbe usufruire del Decreto Crescita di Renzi e al lordo spenderebbe per l' ingaggio circa 65 milioni, in quattro anni sono 260, cui poi va aggiunto il costo del cartellino, allo stato non quantificabile. Ronaldo costò alla Juve 100 milioni. Messi vale lo stesso? Di più? Possibile ipotizzare un costo di 150 milioni, cui poi vanno aggiunti bonus e commissioni varie.
L' affare sarebbe gigantesco, incontestabile a livello tecnico. I bookmaker non credono alla smentita di Marotta, la quota di Messi all' Inter è crollata. Lui però è cresciuto a Barcellona, lì ha giocato tutta la vita, si sente catalano, ha un peso politico nel club, influenzerà le elezioni per la presidenza fissate per l' estate 2021, la sua speranza è detronizzare Josep Bartomeu, attuale numero uno blaugrana.
Messi è il Barcellona, se non decide di andarsene lui nessuno lo convincerà. L' Inter aspetta. Di vivere il suo sogno.
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