UNA BOTTAS DI VITA – NEL GP DI RUSSIA IL FINLANDESE DELLA MERCEDES BEFFA AL VIA LE FERRARI E CONQUISTA LA PRIMA VITTORIA IN CARRIERA – COL SECONDO POSTO VETTEL ALLUNGA NEL MONDIALE– IL DITO MEDIO DEL TEDESCO A MASSA – VIDEO

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Marco Mensurati per la Repubblica

BOTTAS VETTEL BOTTAS VETTEL

Ci vorrà un po' di tempo, occorrerà far scendere l'adrenalina, respirare a fondo, aspettare la fine degli inni tedesco e finlandese, ma alla fine, quando la prima vittoria della carriera di Valtteri Bottas passerà agli archivi, gli uomini della Ferrari ripenseranno a questo Gran Premio di Sochi perso per un soffio come a un piccolo trionfo.

 

E non solo perché alla fine il risultato permette a Sebastian Vettel (86 punti) di allungare in classifica generale su Lewis Hamilton (73, cioè -13),  ma soprattutto perché l'intero week end ha dimostrato che la Ferrari del 2017 è una super macchina e che per batterla, quest'anno, la Mercedes dovrà fare molto, molto meglio di quanto ha mostrato fin qui. Basta dare un'occhiata al foglio dei tempi per capire bene di cosa stiamo parlando.

 

BOTTAS BOTTAS

Dopo aver dominato prove e qualifiche (a quanto pare gli ingegneri motoristi del Cavallino sono riusciti a replicare perfettamente il meccanismo del "bottone magico" della Mercedes) la Ferrari ha perso per 0,6 decimi di secondo in un'ora e mezza di gara. Niente. E l'analisi diventa ancora più interessante se si prova a indovinare dove possa essere stato perso quel mezzo secondo abbondante. Forse in partenza, dove lo spunto di Bottas ha fatto la differenza segnando l'intero andamento tattico della gara? O forse al pit stop, quando, nel cambio dell'anteriore sinistra della numero 5 qualche cosa è andato storto. O, forse, ancora, all'ultimo giro quando Vettel, lanciatissimo, ha perso un po' di tempo nel doppiaggio, non proprio pulitissimo, di Massa? Difficile dirlo, ma soprattutto inutile.

BOTTAS FERRARI 1 BOTTAS FERRARI 1

 

Ciò che va considerato è che la macchina ha avuto un passo infernale per tutta la gara. E specialmente quando ha montato le gomme "arancioni", le super soft, proprio quelle che invece la Mercedes fatica a decifrare, quelle che rischiano di segnare l'intera stagione. Tanta qualità, oltre a far sperare i tifosi della rossa, illumina ancor di più la prestazione strabiliante di Valtterri Bottas. Accolto tra mille perplessità in Mercedes, in questo momento cruciale il finlandese appare essere l'unico del team ad avere le idee chiare su cosa debba fare, e come. Ed è infatti grazie a lui che oggi gli anglo tedeschi sono un punto più avanti degli italiani in classifica generale - 136 contro 135.

 

Si sapeva che questa russa era la sua pista e lui non si è fatto sfuggire l'occasione: con una partenza mostruosa, sulla quale la Ferrari dovrà riflettere, ha superato prima Raikkonen (sullo spunto) e poi Vettel (di potenza). Di lì in poi si è dedicato a una gestione oculata e scaltra della gara, vinta con una tattica molto chiara: costruire il vantaggio nella prima parte (gomme viola) e difenderlo nella seconda (rosse).  A tanta grazia, in casa Mercedes fa da contraltare il momento a dir poco negativo di Lewis Hamilton. L'inglese, letteralmente, non ci sta capendo niente, in questa fase.

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Si era preparato per una stagione da unico solista, si è ritrovato in un inferno, con un compagno di squadra più veloce di quanto si aspettasse e con i rivali  della Rossa addirittura davanti. Praticamente circondato. "C'è qualcosa che non va con la macchina", continuava a dire per tutta la prima metà della gara, quella in cui Bottas ha costruito il suo successo. E l'anomalia è che non riusciva a indicare cosa non andasse. Ma il disagio era assai evidente, perfettamente misurabile attraverso l'enorme quantità di errori,  piccoli e grandi, fatti in tutta la gara. Chiusura su Kimi Raikkonen: ha fatto una buona gara, probabilmente, visto il ritmo tenuto da Vettel poteva fare qualcosa (non molto) di più.

 

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