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Se a nessuno piace perdere, chi è meno abituato a farlo accusa sicuramente di più il colpo. Il Real Madrid non usciva battuto dal campo da ben 259 giorni prima di mercoledì sera, quando il Lille lo ha sconfitto 1-0 nella seconda giornata di Champions League. I blancos – che avevano Mbappé a mezzo servizio, il francese è entrato solo nel secondo tempo al posto di Militao – non sono riusciti a rimontare il rigore segnato nel recupero del primo tempo da Jonathan David e adesso si trovano nel ventre della mega classifica della nuova Champions, con i soli tre punti conquistati all'esordio contro lo Stoccarda. Eppure Carlo Ancelotti, dall'alto della sua esperienza, non esita a definire la sconfitta del Real "buona per noi", spiegando il perché: "È un campanello d'allarme".
Ancelotti ha provato a giocarsi la carta Mbappé nel secondo tempo, ma non è servita
"La squadra avversaria ha giocato meglio e meritava di vincere – dice il 65enne tecnico emiliano nel dopo partita, senza cercare alibi – Per noi è stato difficile entrare in partita a livello di intensità e di duelli. Avremmo potuto pareggiare, ma non sarebbe stato meritato. Dobbiamo imparare da quello che è successo. Tutto è andato decisamente storto ed è stato difficile recuperare palla, generare e creare. Il possesso è stato lento e con poche idee. È chiaro cosa dobbiamo migliorare".
Ancelotti guarda già avanti, al prossimo match di Liga contro il Villarreal: "Le partite si possono perdere, ma non abbiamo avuto buone sensazioni. Questo è quello che mi preoccupa di più, ma abbiamo le risorse per imparare. Dobbiamo sistemare le cose in fretta, perché sabato avremo un'altra partita".
(…) La critica è giusta, corretta e dobbiamo accettarla. Non abbiamo mostrato una buona versione di noi in questa partita. L’ultima sconfitta quando abbiamo perso il derby ci ha dato una scossa fantastica, e ora può esserci un'altra scossa fantastica".