Estratto dell’articolo di Enrico Currò per "La Repubblica"
Il tema del riassetto societario torna al centro della scena del Milan. Consolidato il terzo posto dell’imprescindibile Champions e avviato al rettilineo il mercato d’inverno col veto posto per ora dal Torino su Buongiorno, dal Medio Oriente filtra una nuova indiscrezione: l’interesse crescente dei potenziali investitori arabi, dopo i colloqui dello scorso novembre, per l’ingresso nel club.
La novità è che stavolta gli investitori stessi sono stati avvistati a Milano. Si tratterebbe di rappresentanti di Pif, il fondo governativo saudita, interessati a rilevare a breve termine quote del club dall’azionista di maggioranza, il manager statunitense dell’entertainment Gerry Cardinale, titolare di RedBird Capital, la controllante del Milan.
Secondo fonti finanziarie saudite Cardinale, dopo il blitz per la partita con la Roma e il discorso motivazionale alla squadra in presenza del suo consulente e dirigente ombra Ibrahimovic, era atteso sul Golfo Persico, mentre alcuni emissari di Riad si sarebbero trattenuti a Milano.
Il loro obiettivo non sarebbe solo una quota di minoranza vicina al 50%, pari al debito (550 milioni di euro più interessi) contratto da RedBird nell’estate 2022 col fondo angloamericano Elliott della famiglia Singer, che nel 2018 acquisì il club dall’inadempiente Yonghong Li, a sua volta subentrato nel 2017 alla Fininvest di Silvio Berlusconi.
Adesso gli investitori riconducibili a Saudi Aramco (il ramo idrocarburi del governo) starebbero verificando la possibilità di rilevare entro fine stagione le quote di maggioranza del club, che nell’agosto 2022, all’atto del passaggio azionario da Elliott a RedBird (Gordon Singer conserva peraltro un peso decisionale nel Cda del Milan), era stato valutato 1.2 miliardi di euro e che nel frattempo, col bilancio in attivo e col piano nuovo stadio di proprietà all’orizzonte (la giunta di San Donato è al via libera), non varrebbe meno di 1.6 miliardi.
[…] Se però due mesi fa a muoversi per gli incontri in Arabia — con Pif del governo saudita, Investcorp con sede in Bahrain e un fondo americano con filiale a Dubai — erano stati Cardinale e l’Ad del Milan Giorgio Furlani, ora il viaggio in senso contrario degli emissari di Pif-Aramco testimonierebbe il balzo in avanti della vicenda.
Furlani era assente in tribuna a Milan- Roma per un’indisposizione, ma il più attivo in questa fase è il titolare di RedBird, associato dalla stampa francese ( Rmc e l’Equipe ) a un’altra operazione calcistica: la vendita del Tolosa alla società amica Otro Capital (sport e media), creata da tre ex dipendenti di Red Bird e stretti collaboratori di Cardinale. […]
giorgio furlani PAUL SINGER E GERRY CARDINALE