(ANSA) La riunione tra il presidente della Figc, Gabriele Gravina, e le componenti federali per discutere dei pesi elettorali non vedrà la presenza del ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi. Come apprende l'ANSA il ministro, dopo aver avuto diverse interlocuzioni con le parti in causa, non sarà presente al confronto in via Allegri.
Il ministro Abodi, quindi, non prenderà parte al tavolo di confronto che vedrà le componenti cercare l'intesa sulla nuova rimodulazione dei pesi in vista delle prossime elezioni federali del 4 novembre alla luce dell'emendamento Mulé.
Assente la parte politica, quindi, sono presenti, invece, le altre parti federali con Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, Mauro Balata, numero uno della Lega B, Matteo Marani per la Lega Pro, Giancarlo Abete per la Lnd, oltre a Umberto Calcagno a rappresentare i calciatori e Carlo Pacifici per la componente arbitrale.
FIGC E SERIE A, VIA AL MATCH PER PESARE DI PIÙ: ARBITRA ABODI
Andrea Arzilli e Monica Colombo per il "Corriere della Sera" - Estratti
Il tempo delle parole è finito. Oggi la Lega di A si presenta al tavolo organizzato da Gabriele Gravina in Federcalcio determinata a ottenere ciò che le spetta per legge. O almeno a strappare, alla presenza del ministro dello Sport Andrea Abodi, un formale impegno scritto della federazione a garantire alla A il peso elettorale e la rappresentatività in consiglio previste dall’emendamento Mulè. In attesa che si completi l’iter legislativo del dl Sport che questa settimana verrà approvato in Senato, Lorenzo Casini si reca all’appuntamento senza tentennamenti.
A prescindere dall’esito dell’incontro odierno, la A presenterà il ricorso davanti al Tribunale federale nazionale. Come è noto, venerdì in assemblea i club hanno deciso all’unanimità di impugnare la delibera con cui il consiglio federale ha confermato il regolamento elettorale per l’elezione del 4 novembre: ieri sera il voto compatto della B.
lorenzo casini foto mezzelani gmt71
Gravina informalmente si è già detto disponibile ad aumentare il numero di consiglieri della lega maggiore, portandoli da tre a cinque, facendo salire la rappresentatività dal 12% al 20%. La modifica sarebbe possibile con delibera del consiglio federale e rosicchiando membri alla Lega Pro.
La A punta a ottenere il 50% della rappresentanza in consiglio per il calcio professionistico, di cui il 35% per sé: è evidente che per uno stravolgimento del genere servirebbe una modifica dello statuto.
abodi gravina lorenzo casini foto mezzelani gmt70
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