PER CAPIRE IL LIVELLO DELLA SERIE A BASTANO I RISULTATI - NELL'ULTIMA GIORNATA QUATTRO PARTITE SONO FINITE 0-0: ERA DALLA STAGIONE '17-'18 CHE NON SUCCEDEVA E NON C'ERANO COSÌ TANTI PARTITE A RETI INVIOLATE DA 24 ANNI - L'ANNO SCORSO, A FINE CAMPIONATO, LE PARTITE A RETI INVIOLATE FURONO APPENA 22 SU 380 - COLPA DELLA SCARSA MIRA DEGLI ATTACCANTI, DELLA BRAVURA DEI PORTIERI, OPPURE DELL'INIZIO ANTICIPATO?

-

Condividi questo articolo


Elia Pagnoni per “il Giornale”

 

sampdoria juventus 3 sampdoria juventus 3

Bentornato zero a zero. Un anno fa, dopo un mese e mezzo di campionato, ci si compiaceva che nel bilancio delle prime sette giornate fosse praticamente sparito dai tabellini il vecchio risultato a occhiali, per dirla con un termine caro ai cronisti di una volta: per gli osservatori si trattava finalmente della consacrazione anche in Italia del giochismo, termine che oltre a far impallidire gli accademici della crusca, avrebbe fatto imbufalire Gianni Brera, per non dire Anninbale Frossi che anche sulle colonne di questo Giornale ha teorizzato per anni la bontà dello 0-0 come risultato perfetto, quello di una partita in cui tutti avevano dato il massimo, portieri per primi.

 

torino lazio 1 torino lazio 1

 Dopo 7 turni dello scorso campionato si annotava con soddisfazione che su 70 partite fossero usciti soltanto due zero a zero, guarda caso nella seconda giornata (Atalanta-Bologna e Sassuolo-Sampdoria), proprio quella che quest' anno ha invece fatto segnare il trionfale ritorno delle reti in bianco, sempre per restare al vecchio lessico del football.

 

udinese salernitana 1 udinese salernitana 1

In una sola volta Torino-Lazio, Udinese-Salernitana, Empoli-Fiorentina e, per ultima, Sampdoria-Juventus sono finite senza gol: una collezione di 0-0 che in una sola giornata non si vedeva da cinque stagioni, dalla 32ª del 2017-18, quando finirono in bianco addirittura 5 gare: Chievo-Torino, Atalanta-Inter, Fiorentina-Spal, Milan-Napoli e il derby di Roma. Fatto rarissimo, che scatenò gli analisti pronti a trovare i colpevoli, mettendo in fila stanchezza - si era già a metà aprile -, rose corte, paura di perdere sfide decisive, oltre a pali, traverse e portieri miracolosi.

 

empoli fiorentina 4 empoli fiorentina 4

Questa volta non si può certo parlare né di stanchezza, né di paura. Le rose forse sono sempre corte, ma il mercato è ancora aperto. Restano certamente i pali (soprattutto i due legni colpiti dalla Samp contro la Juve), e i miracoli dei portieri, da Audero a Vicario, da Milinkovic-Savic a Silvestri e Sepe. Così come la scarsa mira delle punte, con 5 tiri in porta mediamente a partita, dai 6 della Salernitana all'unico del Toro.

torino lazio 2 torino lazio 2

 

Certo, si è trattato indubbiamente di una giornata in controtendenza, visto che lo scorso anno per arrivare a trovare il 4° zero a zero stagionale si dovette attendere Genoa-Verona dell'11ª giornata.

E se pensiamo che in tutto il campionato le partite a reti inviolate furono appena 22 (su 380), quest' anno siamo già quasi a un quinto del totale.

 

sampdoria juventus 2 sampdoria juventus 2

D'altra parte, per risalire a un inizio di stagione con così tanti 0-0 bisogna indietreggiare addirittura di 24 anni, al 1998-99 con Parma-Vicenza alla prima giornata e Empoli-Roma, Lazio-Bari e Venezia-Parma alla seconda. Quattro 0-0 in due giornate si verificarono anche, andando indietro nel tempo, nel '92-93, nel '90-91 e nell'82-83, mentre nell'81-82 (Inter-Ascoli, Roma-Avellino e Udinese-Milan alla 1ª più Catanzaro-Inter e Milan-Fiorentina alla 2ª) andò peggio. O meglio, secondo i punti di vista.

sampdoria juventus 1 sampdoria juventus 1 udinese salernitana 3 udinese salernitana 3 torino lazio 4 torino lazio 4 empoli fiorentina 3 empoli fiorentina 3 udinese salernitana 2 udinese salernitana 2 empoli fiorentina 2 empoli fiorentina 2 empoli fiorentina 1 empoli fiorentina 1 torino lazio 3 torino lazio 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…