CARLITOS WAY! UN CAMPAGNOLO DI MURCIA, CON LA MANO FATATA DI MICHELANGELO: CARLOS ALCARAZ DOPO PARIGI SI PRENDE ANCHE WIMBLEDON E A 21 ANNI CONQUISTA IL SUO QUARTO SLAM: “NON MI PONGO LIMITI” (MA PER ORA SINNER RESTA NUMERO 1 DEL MONDO) – DJOKOVIC, 37 ANNI, AMMETTE LA SUPERIORITA’ DELLO SPAGNOLO: “NON L'HO MAI VISTO SERVIRE COSÌ. LAVORERÒ PER ESSERE ALL'ALTEZZA DELLE NUOVE GENERAZIONI” – IL VIDEO DEL BALLO CON LA VINCITRICE DEL SINGOLARE FEMMINILE KREJCIKOVA

-

Condividi questo articolo


 

Gaia Piccardi per corriere.it - Estratti

 

 

alcaraz djokovic alcaraz djokovic

Il primo game, da solo, è già la pagina di un romanzo. Diciannove punti, quattordici minuti, cinque palle break. L’ha scritto J.K. Rowling: la magia, infatti, come a Hogwarts si rivela un’illusione.

 

La finale di Wimbledon tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, che sembrava contenere i semi della maratona, invece partorisce una lezione di tennis su erba impartita dal più giovane al più anziano, quasi un messaggio di obsolescenza che un Djoker ormai 37 enne accoglie con rassegnazione: «Sei ancora un ragazzo, vincerai tanto» dice a Carlito, la nemesi che sul centrale di Wimbledon gli ricorda tutto, e tutto insieme. Gli anni che passano, l’operazione al menisco di un mese fa, la legge di natura del futuro che si impone sul passato, perché il mondo continui a girare nel verso giusto.

 

alcaraz ballo wimbledon alcaraz ballo wimbledon

In Church Road, nella domenica che festeggia il ritorno in pubblico della principessa Kate, il ragazzo spagnolo con i brufoli e gli occhi che ridono va in vantaggio di due set (6-2, 6-2), poi si permette il lusso di buttare con generosità nel Tamigi tre match point contro il migliore, prima di issarsi al tie break e riprendere in mano il controllo delle operazioni (7-4).

 

Finisce con una risposta in rete di Djokovic su una seconda palla di servizio di Alcaraz una partita nettissima, mai in discussione, quasi definitiva. Forse solo a Parigi nel 2020 con Rafa Nadal, il serbo dei 24 titoli Major aveva incassato un punteggio così drastico, monodirezionale. E il terzo set, se lo spagnolo non si fosse incaponito a voler chiudere con l’ace, sarebbe finito 6-4 anziché 7-6. «Ho cercato di prendermi il match point con il servizio — ha spiegato —, ma non ci sono riuscito. A quel punto mi sono detto di rimanere calmo, per non perdere di vista l’obiettivo».

 

carlos alcaraz carlos alcaraz

Non ci sono state le emozioni dell’anno scorso, ma questi due fenomeni si confermano polvere da sparo e fuoco: quando s’incontrano, divampa l’incendio (vedi Cincinnati 2023).

 

La finale è stata scontata ma divertente grazie a Carlito, straordinario fabbricatore di colpi: li possiede tutti (e quelli che non esistono, li inventa), con qualsiasi taglio della palla. Un campagnolo di Murcia, con la mano fatata di Michelangelo. «Lui è stato più bravo, io inferiore — ha ammesso il serbo —, non l’ho mai visto servire così: mi ha travolto». Il Djoker, fin qui a corto di vittorie, conferma gli obiettivi stagionali, e si spinge oltre: «Olimpiade e Open Usa. Lavorerò duro per essere all’altezza della nuova generazione», promette. E suona quasi come una minaccia.

 

Per il secondo anno consecutivo, Wimbledon finisce nelle tasche del più favoloso 21enne che gli dei del tennis abbiano mai mandato sulla terra, Carlito dopo Parigi si prende Londra — sesto tennista a riuscirci nell’era Open insieme a Laver, Borg, Djokovic, Federer, Nadal, un’impresa nell’impresa —, impedisce al rivale la conquista del 25° Slam annettendosi il quarto personalissimo Major, ad maiora.

IL DISCORSO DI DJOKOVIC A WIMBLEDON DOPO LA SCONFITTA IN FINALE CONTRO ALCARAZ IL DISCORSO DI DJOKOVIC A WIMBLEDON DOPO LA SCONFITTA IN FINALE CONTRO ALCARAZ

 

Non c’è superficie che gli sia vietata: nessuno ha mai sbranato 4 Slam alla sua età. «Non mi considero ancora un campione» sorride timido il nerd che si è goffamente inchinato davanti alla principessa.

 

L’unico momento della giornata di ieri in cui lo abbiamo visto in seria difficoltà è stato quando si è ricordato che avrebbe dovuto indossare lo smoking e aprire il ballo dei vincitori, una tradizione di Wimbledon, insieme alla regina Barbora Krejcikova, che ha superato di un soffio Jasmine Paolini. «Sto scrivendo la mia storia. Spero di sedermi un giorno alla tavola degli immortali. Non mi pongo limiti», dice.

 

(…)

 

carlos alcaraz trionfa a wimbledon carlos alcaraz trionfa a wimbledon carlos alcaraz trionfa a wimbledon carlos alcaraz trionfa a wimbledon carlos alcaraz trionfa a wimbledon carlos alcaraz trionfa a wimbledon carlos alcaraz carlos alcaraz

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...