Alessio Morra per www.fanpage.it
Il caso Castillo non è chiuso. L'Ecuador rischia di essere escluso dai Mondiali di calcio del Qatar. Ci sarebbero alcune nuove prove, dei documenti e un audio, che testimonierebbero che Byron Castillo è nato in Colombia e confermerebbero che ha giocato con un passaporto falso. La rivelazione del ‘Daily Mail' giunge due giorni prima della sentenza della Commissione d'Appello della Fifa, e a circa due mesi dal via dei Mondiali 2022. In caso di esclusione dell'Ecuador non potrà essere ripescata l'Italia, in Qatar volerebbe una squadra sudamericana tra Cile e Perù.
Da diversi mesi l'Ecuador è sulle spine e ora rischia di essere escluso dalla Coppa del Mondo 2022. Il Daily Mail, quotidiano inglese, ha ottenuto delle nuove prove riguardo il certificato di nascita falso che avrebbe permesso a Byron Castillo di giocare con la nazionale sudamericana. La notizia è importantissima e precede la riunione della Commissione d'Appello della FIFA che si pronuncerà entro il weekend e che darà una sentenza definitiva.
La storia è davvero incredibile. Il protagonista è il terzino Castillo che ha disputato otto partite nelle Qualificazioni ai Mondiali con l'Ecuador, che perderebbe a tavolino tutte le partite (vinte) con Castillo in campo, qualora fosse dimostrato l'imbroglio. Una prima indagine è stata già effettuata, ma non ha prodotto risultati. L'Ecuador è stato confermato tra le 32 partecipanti lo scorso giugno, ma ora forse qualcosa potrebbe cambiare. Il Daily Mail ha pubblicato un audio di una chiacchierata di Castillo, che direbbe di essere nato in Colombia nel 1995 e non in Ecuador nel 1998, come afferma il suo certificato di nascita.
Il suo nome completo non sarebbe Byron David Castillo Segura, ma Bayron Javier Castillo Segura e in cui parlerebbe anche del suo trasferimento da Tumaco in Colombia a San Lorenzo in Ecuador. Se confermate queste parole potrebbero escludere l'Ecuador dai Mondiali.
Non c'è solo questo audio, perché ci sono anche dei documenti che testimonierebbero ciò. Documenti che sono stati pubblicati e affermano che Castillo è un cittadino colombiano, e che sarebbe nato nel 1995 a Tumaco, cosa che l'Eucador ha negato ufficialmente. La FIFA ha iniziato l'indagine lo scorso aprile, dopo una segnalazione giunta dal Cile. Ma a questa denuncia non sono seguiti provvedimenti, perché durante l'indagine non sono state trovate dei riscontri pesanti. I dubbi sull'identità di Castillo restano forti.
In quell'audio si sente il calciatore dire: "Ho attraversato il confine perché, sai, le squadre di Tumaco giocano a San Lorenzo. Sono andato a fare dei provini a San Lorenzo, me lo ricordo benissimo. Non sono mai stato scelto per nessuna delle squadre dopo quei provini. Sono andato a casa, ho detto ai miei genitori che dovevo andare, ma in quel periodo non avevamo soldi. Non c'erano soldi. E ho iniziato a piangere. Mio padre è partito verso le 7, è tornato alle 11 o 12, con soldi, 20.000 pesos colombiani. Con quello sono andato a San Lorenzo. Sono arrivato e ho iniziato a giocare senza alcun problema. Sono venuto qui perché volevo aiutare la mia famiglia. Conoscevo la situazione a Tumaco, ho iniziato a giocare senza alcun tipo di problema, ignaro di tutto. Ora vedo i problemi che emergono".
Da quest'audio si capirebbe perché Castillo è andato in Ecuador. Il giovane voleva giocare a calcio sì, ma voleva garantirsi un futuro migliore e voleva garantirlo pure alla sua famiglia, in particolare ai suoi genitori che hanno fatto numerosi sacrifici. Ma con il passare del tempo la situazione è diventata molto più grande di lui. Il difensore non ha mai parlato pubblicamente di questa vicenda, ma ora potrebbe farlo davanti la Commissione d'Appello della FIFA, che lo ha convocato. Ma non è così scontato che si presenti a testimoniare.
Questa registrazione audio va analizzata nel dettaglio, ma se sarà confermata metterà a rischio concretamente la partecipazione dell'Ecuador ai Mondiali 2022. La FIFA potrebbe essere costretta a emettere un provvedimento di esclusione. In questo caso andrebbe, poi, deciso il nome della squadra che prenderebbe il posto dell'Ecuador una tra Cile e Perù. Non è scontato il nome della ripescata, ma è certo che sarà una squadra sudamericana.
Sarà determinante il criterio scelto dalla FIFA, per l'eventuale sostituzione. Se le partite che l'Ecuador ha vinto o pareggiato con Castillo in campo diventeranno delle sconfitte 0-3 a tavolino passerebbe il Cile, che avendo ottenuto un solo punto nelle partite con l'Ecuador otterrebbe due successi a tavolino che garantirebbero il 4° posto, valido per la Qualificazione. Se invece la FIFA deciderà di squalificare l'Ecuador al 4° posto balzerebbe il Perù, che si era classificato al quinto posto, e che ha perduto i playoff inter-zona con l'Australia.
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