CHE BELL’AMBIENTINO A TRIGORIA AURELIO CAPALDI DI “RAISPORT” RACCONTA CHE DE ROSSI E CRISTANTE SONO VENUTI ALLE MANI DURANTE L'ALLENAMENTO: SAREBBERO VOLATE PAROLE GROSSE (CITATO ANCHE PAREDES CONSIDERATO VICINO AL TECNICO), POI LA PACE (DE ROSSI SMENTISCE LE BOTTE E MINACCIA QUERELE) - LO SCAZZO E' NATO PERCHE’ IL CENTROCAMPISTA SI È FERMATO DOPO UN CONTRASTO PROVOCANDO UN GOL, COME CONTRO L’EMPOLI – IL MOMENTO DIFFICILE DI DE ROSSI, CHE IN PASSATO NON ESITÒ A DIRE DI VOLERE “UNDICI CRISTANTE”: A CAGLIARI C'ERA STATO LO SCONTRO CON MANCINI - VIDEO

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Gianluca Lengua per ilmessaggero.it - Estratti

 

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Negli ultimi giorni la Roma somiglia molto alla legge di Murphy: «Se qualcosa può andare storto, lo farà». E così non è bastata la telenovela con Dybala, le accuse e contraccuse off records di chi fosse la responsabilità dell’addio della Joya, poi rientrato.

 

A questa si sono sommate le indiscrezioni ormai di dominio pubblico di confronti tra De Rossi e la Ceo Souloukou per un mercato ancora da completare, la denuncia dell’ex ds Sabatini di un impedimento a Bruno Conti di poter accedere al ristorante di Trigoria, smentita prontamente dall’icona giallorossa.

 

(...)

 

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La seduta corre via senza problemi quando nella partitella finale Cristante riceve un colpo. Il centrocampista si ferma e la squadra avversaria segna.

 

Un'azione molto simile a quanto accaduto nel primo gol dell'Empoli, quando Bryan dopo un contrasto con Maleh si arresta, per poi riprendere la corsa dopo un paio di secondi quando però l’azione si è già sviluppata e porterà al cross di Colombo e al gol di Gyasi.

 

Ed è proprio per questo motivo che De Rossi va a richiamare il centrocampista urlandogli che se ci si ferma in allenamento lo si fa poi anche in partita.

 

 

La reazione di Bryan è veemente. Del resto la pressione e il nervosismo per il momento non felice sul piano sportivo e il fatto di sentirsi sul mercato e non più al centro del progetto Roma, possono scatenare reazioni istintive. I due iniziano a battibeccare, volano un paio di parolacce e poi, come accade in queste situazioni, la vicenda si spegne con la conclusione della seduta. Il tam-tam della notizia supera però i confini del Fulvio Bernardini e arriva sui social dove come al solito ci si divide tra chi vede nero e altri che sperano che questo screzio possa rappresentare la scintilla per una ripartenza.

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In effetti anche se il battibecco tra allenatore e calciatore (non uno qualunque, un fedelissimo di Daniele che in passato non esitò a dire di voler nella Roma «undici Cristante», tra l’altro titolare nelle prime due uscite stagionali e punto di riferimento anche nelle gare estive) conferma il nervosismo che alberga a Trigoria, si può leggere la vicenda guardando il bicchiere mezzo pieno.

 

(…) Oggi DDR è qualcosa di diverso. È un allenatore che si è seduto in panchina appena 44 volte: 17 con la Spal e 27 a Roma. E quindi in un momento difficile - al di là di uno screzio in allenamento - ha bisogno di essere aiutato e non di essere lasciato solo.

 

"LA REPUBBLICA": LITE ANCHE DOPO CAGLIARI

Da giallorossi.net

Nel momento di difficoltà di De Rossi, le mura di Trigoria (e non solo) sembrano essere particolarmente sottili. E dopo lo scontro con Cristante nel corso dell’allenamento di ieri, ora su La Repubblica (M. Juric) fuoriescono retroscena riguardanti il post Cagliari-Roma.

 

DANIELE DE ROSSI GIANLUCA MANCINI DANIELE DE ROSSI GIANLUCA MANCINI

Dopo la partita, che i giallorossi hanno pareggiato con un certo affanno, il difensore del “blocco italiano” Gianluca Mancini, si sarebbe lasciato andare a un commento nei confronti dell’allenatore giallorosso nel quale gli si imputava l’aver fatto giocare Nicola Zalewski al posto di Paulo Dybala (al centro delle voci di mercato che lo vedevano ad un passo dall’Al-Qadsiah).

 

Anche in quel caso sarebbe nata una discussione accesa, conclusa nelle segrete (ma non troppo) stanze dello spogliatoio romanista.

 

 

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