1. ALLE 2 HA DETTO SI ALLA ROMA OGGI CHIUDONO SALVO IMPREVISTI
Ivan Zazzaroni per il "Corriere dello Sport"
FOTOMONTAGGIO DI PAULO DYBALA CON LA MAGLIA DELLA ROMA
Ieri notte alle 2 Paulo Dybala ha detto sì alla Roma, oggi le società provano a chiudere. C’è voluta anche la chiamata di Mou, una settimana fa, quella che nel bel mezzo di un mercato demenziale vuol dire «Paulo, ci tengo davvero ad averti con me. Ci divertiremo insieme. E vinceremo».
Come e più di una stretta di mano (di una volta). Un contratto con i numeri non detti - fra gentiluomini - ma risaputi. Dunque arriva Dybala ed è tutto merito di Mourinho? A Milano qualcuno avrebbe detto subito “grazie a Moratti”, nobile quanto amabile spendaccione.
FOTOMONTAGGIO DI PAULO DYBALA CON LA MAGLIA DELLA ROMA
I Friedkin, che navigano senza mostrar bandiere con coperture radar efficienti, risultano - eccome! - perché pagano dopo prudenti analisi e aperti confronti con il tecnico. Ma un merito bisogna darlo anche a Tiago Pinto, tormentato dai numeri e da ostacoli d’ogni genere, e a Maurizio Lombardo, dybaliano della prima ora, uomo di calcio, e in qualche modo anche a Totti, al suo incoraggiamento solare, al 10 tolto dall’archivio dei sogni, dalla naftalina che conserva mere usanze tribali: un gesto d’accoglienza prima dell’abbraccio popolare.
Tutto pronto per la festa? Il tiro alla Joya, cominciato da Marotta, s’è arricchito via via di concorrenti, hanno messo in lista d’attesa anche il Milan dei Fondi, il Monza del Cavaliere, e perfino De Laurentiis. Paulo al Napoli ci sarebbe stato come un vestito nuovo. Ma verrà pur giorno che i Patron pagatori si metteranno d’accordo per calmierare e non ingrassare il mercato. S’è già letto del “povero” Dybala che ha fatto le bizze in Casa Juve pretendendo 100 e invece, illuso, si dovrà accontentare di 50, di 20, fin di 10. Come se fosse moneta del Monopoli, il gioco che si faceva quando gli unici soldoni erano finti.
L’ultima parola è toccata a lui, indeciso a tutto, fuori dal campo, ripudiato più della manzoniana Ermengarda, più di Soraya, cacciata dallo Sciá dal trono di Persia che tuttavia proprio a Roma trovò gli ultimi amori. A lui che nel 2020 rifiutò 12 milioni netti l’anno della Juve e in seguito tergiversò con lo United, il Tottenham di nuovo la Juve. Daje, Paulo, Roma è un altro mondo. Il tuo.
2. DYBALA-ROMA, È FATTA
Fabiana Dalla Valle-Chiara Zucchelli per www.gazzetta.it
le lacrime di paulo dybala mentre saluta la juventus 8
Una telefonata ti allunga la vita, diceva una vecchia pubblicità, e a volte te la cambia totalmente. È quello che è successo a Paulo Dybala, che dopo 7 stagioni in bianco e nero ha deciso di colorare la sua carriera con il giallo e il rosso della Roma. La svolta è arrivata nella notte, dopo l’ennesimo summit con il suo entourage, che ha fatto seguito alla prima vera offerta giallorossa (un contratto di 4 milioni).
le lacrime di paulo dybala mentre saluta la juventus 7
Il primo a saperlo è stato José Mourinho, che ha seguito sveglio dal Portogallo le evoluzioni della trattativa è intorno alle 2 ha ricevuto un whatsapp dalla Joya, che gli ha annunciava la sua scelta. Inutile raccontare la felicità del tecnico, grande sponsor dell’argentino, che con il suo pressing è stato determinante per far cambiare idea a Paulo, inizialmente restio a scegliere una squadra che non partecipa alla Champions League. Decisivi anche i Friedkin: anche loro hanno chiamato personalmente Dybala, e sono volati a Torino.
SPONSOR TOTTI
Ma al fascino dello Special One è difficile resistere. Così come a quello di Francesco Totti, altro grande estimatore di Dybala, che nell’ultimo periodo si è speso tanto per spingerlo verso la sua squadra del cuore. E anche con l’amato capitano c’è stata una telefonata nelle ultime ore. Mancano ancora gli ultimi dettagli ma già oggi si può chiudere: Paulo è partito per il Portogallo da Torino alle 9 con un volo privato, per fare le visite mediche. Con lui ci sono i Friedkin, Pinto e i procuratori.
DURATA E BONUS
Alla Roma stanno già organizzando lo sbarco in grande stile della Joya, che in queste ore è a Torino, dove si sta allenando con uno staff dedicato. Non hanno ancora deciso se farlo arrivare prima a Roma o direttamente in Portogallo, dove lo attendono Mou e la squadra. Intanto Jorge Antun e Fabrizio De Vecchi, procuratore del giocatore e intermediario dell’operazione, lavorano sugli ultimi dettagli.
Dybala vorrebbe guadagnare qualcosa in più dei 4 milioni offerti dalla Roma, che però le lascerà quasi del tutto la gestione dei diritti d’immagine. Restano da definire anche il bonus alla firma e la durata (il giocatore preferirebbe un contratto di 4 anni). Intanto una città intera ha già cominciato a sognare. Dopo l’arrivo di Mourinho e la conquista della Conference League, ecco un acquisto top, un giocatore vincente che riempie gli occhi con la sua classe. E che ha una grandissima voglia di rimettersi in gioco e di dimostrare di essere ancora un grande campione.
3. PAULO, UN FENOMENO ANCHE SOCIAL: UN BRAND VIVENTE CHE VALE MILIONI
Estratto dell'articolo di Gianluca Lengua per “il Messaggero”
Sessantacinque milioni di follower. Questo significa avere Paulo Dybala nel proprio club: 65 milioni di persone che lo seguono quotidianamente, che sono interessate a sapere cosa fa, cosa veste, mangia, quali locali frequenta e che tipo di allenamenti segue. […] Un media, un influencer, un'azienda, ogni definizione è buona per descrivere un brand vivente capace di generare fatturato solo pubblicando una foto su Instagram.
Un anno fa il sito americano Sportspro ha diffuso il ranking di Zoomph, basato sull'attività social degli atleti più influenti e Dybala è risultato essere il calciatore più appetibile sul mercato al mondo. Il quinto nella classifica generale dominata da Simone Biles, Naomi Osaka e Ashlyn Harris. […] Su Instagram è il terzo giocatore della Serie A con più follower dopo Pogba (54,8 milioni) e Ibrahimovic (54,6), sotto di lui praticamente il vuoto: Di Maria (18), Cuadrado (11,7) e Lukaku (8,8).
GIALLOROSSI INDIETRO
[...] Portare Dybala a Roma, dunque, non significa esclusivamente acquistare un calciatore con doti tecniche fuori dall'ordinario, un ricercato tocco di palla e una sopraffina visione di gioco, ma vuol dire anche ingaggiare un brand e mettergli addosso la scritta AS Roma.
Lo stesso che è successo con José Mourinho: appena è stato annunciato, il club di Friedkin ha avuto un'esposizione mediatica e social fuori dal normale. […]
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