Salvatore Riggio per corriere.it
In Arabia Saudita, al termine del Six Kings Slam (il torneo di esibizione dal favoloso montepremi), è stata consegnata una racchetta d’oro a Rafael Nadal. Il campione spagnolo si ritirerà a novembre dopo la Coppa Davis di Malaga e in terra saudita ha perso la finalina per il terzo posto contro Novak Djokovic (2-6, 6-7). Ma, in qualità di ambasciatore del tennis per l’Arabia Saudita, è stato premiato comunque con il prezioso oggetto. Gli è stato consegnato da Turki Al-Sheikh, il boss della Riad Season, l’insieme di eventi che dal 2019 viene organizzata nella capitale del Paese, parte del progetto Saudi Vision 2030. Un cimelio da tre chili di peso realizzato totalmente in oro. Con un valore che si aggira intorno ai 250mila euro. A dimostrazione di come il Paese del petrolio non badi mai a spese, anche in questo caso, nonostante in Arabia il tennis non sia proprio diffusissimo.
Ma in Arabia Saudita è stato apprezzato il format del torneo, con i migliori in campo e una finale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, vinta dall’azzurro in tre set (6-7, 6-3, 6-3). E un montepremi da capogiro: non c’erano in palio punti Atp, ma l’altoatesino ha vinto sei milioni di dollari (5,5 milioni di euro). Un premio che supera le Atp Finals (4,8 milioni) e tutti gli Slam, che vanno dai 2,2 milioni di Melbourne ai 3,6 di Wimbledon e Us Open (a Parigi, per il Roland Garros, il premio per il vincitore è di 2,7). Tanti soldi, per intenderci, anche per Holger Rune e Daniil Medvedev. Usciti al primo turno, si sono comunque portati a casa un assegno da 1,5 milioni di dollari (1,38 milioni di euro). Tanti, ma tanti soldi, fino al regalo a Nadal.
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