La Juve è uno dei club più tifati al mondo. Anche in paesi lontani ci sono milioni di fan. E non da ieri. Da decenni. La Juventus è una ragione di vita. Se la tifate per moda, avete sbagliato squadra. Questa è una fede. Basta musi lunghi. Se è #FinoAllaFine è #FinoallaFine. Punto
— Lapo Elkann (@lapoelkann_) August 26, 2021
Luca Bianchin e Carlo Laudisa per "La Gazzetta dello Sport"
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Un passo. Un passo dei suoi, lungo e deciso, e Cristiano Ronaldo sarà passato. Il giorno più folle del mercato juventino – Mendes e Raiola in sede, due incontri tra pesi massimi nella stessa riunione – lascia un retrogusto netto: CR7 non è ancora un giocatore del Manchester City, ma per la definitiva chiusura dell’operazione manca solo un passo. Un passo importante, ma uno solo: l’offerta del City per il 7 più famoso di sempre. Quel molto che è già stato fatto è in gran parte opera di Jorge Mendes.
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L’agente di Ronaldo per settimane ha combattuto una battaglia di retroguardia, tra le voci – prima soffuse, poi nette – di chi frequenta il calciomercato: "Mendes ha parlato con il Psg", "Mendes ha sondato il Real Madrid", "Mendes ha provato addirittura con il City".
Sembrava la pista più assurda per un ex rosso United, teoricamente il giocatore meno adatto per il calcio di Guardiola, è diventata la via maestra. Mendes ha ottenuto un’apertura del City negli scorsi giorni e due sere fa è arrivato a Torino. Obiettivo: portare Ronaldo fuori dall’Italia.
L'INCONTRO
Mendes mercoledì sera ha cenato con Cristiano, ieri mattina è salito su un’auto a sette posti intorno alle 11 ed è andato a incontrare la Juve che lo ha convocato con una certa urgenza. Poi è ripartito verso Madrid. Il meeting di Torino, teso quanto basta, ha ribadito alcuni concetti. Primo: Ronaldo vuole lasciare la Juve. Non una novità.
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Anzi, nella serata di ieri si è sparsa la voce per cui CR7 avrebbe già svuotato l’armadietto alla Continassa e sarebbe disposto addirittura a una clamorosa risoluzione di contratto. Per lui, siamo alla fine. Secondo: la Juve è disponibile alla cessione, a condizione che arrivi in fretta un’offerta soddisfacente. Questo è stato il concetto ribadito con forza a Mendes: la Juve non può aspettare passivamente le decisioni dall’Inghilterra. E JM? Ha garantito che verranno fatti tutti i tentativi per arrivare a una proposta da 25 milioni.
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L’ideale per tutti sarebbe chiudere nelle prossime 24-48 ore, prima che il countdown del mercato, con la deadline di martedì, diventi asfissiante. In realtà, sarebbe stato molto meglio per tutti, arrivare prima a una definizione. La Juve ora ha la necessità di sostituire CR7 e, pur avendo ampiamente cominciato a ragionare sul tema, non ha ancora scelto il suo obiettivo. Prima di esplorare il futuro, però, il giusto tributo al presente.
LA TRATTATIVA
Il presente dice che gli indizi degli ultimi due giorni portano verso un addio di Ronaldo. Anche il suo comportamento in allenamento – distaccato, diciamo… - non lascia dubbi.
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Non per caso, fonti spagnole solitamente vicine a CR7 hanno parlato già di un accordo tra City e Mendes sulle cifre del nuovo contratto, che ragionevolmente sarebbe un biennale a cifre inferiori ai 31 milioni pagati dalla Juve. Il City però deve fare l’ultimo passo in un momento non semplice, con un giocatore – Mendy – sospeso dopo le accuse di stupro e aggressione sessuale.
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Quindi, quanto costerà CR7? La Juventus ha chiesto 25 milioni, sostanzialmente la cifra dell’ammortamento di Cristiano, oppure l’inserimento nell’affare di Gabriel Jesus. Picche: Guardiola non cede il brasiliano. La pista Sterling, in uscita dal City, invece non sembra destinata a decollare. Qui si gioca l’ultima partita, con un City che potrebbe forzare per avere Ronaldo a zero.
I SOSTITUTI
La Juve in questo contesto si prepara a giocare contro l’Empoli senza Ronaldo e ad affrontare una stagione con altri leader. I due nomi più logici per la sostituzione sono, in ordine di preferenza, Moise Kean e Mauro Icardi. Entrambi piacciono da sempre alla Juve e ad Allegri, che con Kean ha diviso anche la stagione 2018-19.
Non solo, entrambi negli ultimi anni hanno spinto per vestirsi di bianconero anche se Icardi, più recentemente, ha dichiarato fedeltà al Psg. Una fedeltà da mettere però alla prova dopo l’arrivo a Parigi di Messi, che con Icardi non ha avuto certo un buon rapporto. Kean invece, è il favorito anche perché formato in casa, e senza mezzi termini spera nel grande ritorno.
Non è un caso che il suo agente, Mino Raiola, ieri pomeriggio sia stato alla Continassa. Nell’incontro, in cui si è parlato (anche) della cessione del brasiliano Wesley, non può non esserci stato un confronto su Moise.
LE VARIABILI
La Juve rischia di dover decidere in fretta. Il punto, quindi, diventa capire quale sarà il budget a disposizione e quali i tempi per un’azione in volata. Due variabili che dipendono dal City. Con un’offerta XL potrebbe entrare a sorpresa in campo Vlahovic, che ovviamente piace – e a chi non piace? – ma è stato blindato da Commisso.
Più semplice arrivare a Jovic, in uscita dal Real Madrid, e a Lacazette, francese dell’Arsenal da regolare doppia cifra in Premier. Presto per le conclusioni. Prima c’è da capire se Ronaldo davvero tra una settimana sarà altrove. Il mondo Juve, che da tre anni vive con una grande statua al centro del palcoscenico, a poco a poco immagina il nuovo paesaggio.