CHI DOPO CR7? - RONALDO HA DECISO, VA AL CITY: LA JUVE VUOLE 25 MILIONI PER CEDERLO A GUARDIOLA, MA ORMAI L'ADDIO È COSA FATTA - AL SUO POSTO, SI PUNTA SU UN GIOVANE: IL CAVALLO DI RITORNO KEAN IN POLE, L'ALTERNATIVA È L'USATO SICURO ICARDI - LAPO TWEET AL VELENO: "BASTA MUSI LUNGHI. GIOCATORI SI È PER DIVERSE STAGIONI, JUVENTINI SI È PER TUTTA LA VITA"

-

Condividi questo articolo


Luca Bianchin e Carlo Laudisa per "La Gazzetta dello Sport"

 

cristiano ronaldo e il procuratore jorge mendes 4 cristiano ronaldo e il procuratore jorge mendes 4

Un passo. Un passo dei suoi, lungo e deciso, e Cristiano Ronaldo sarà passato. Il giorno più folle del mercato juventino – Mendes e Raiola in sede, due incontri tra pesi massimi nella stessa riunione – lascia un retrogusto netto: CR7 non è ancora un giocatore del Manchester City, ma per la definitiva chiusura dell’operazione manca solo un passo. Un passo importante, ma uno solo: l’offerta del City per il 7 più famoso di sempre. Quel molto che è già stato fatto è in gran parte opera di Jorge Mendes.

 

cristiano ronaldo e il procuratore jorge mendes 1 cristiano ronaldo e il procuratore jorge mendes 1

L’agente di Ronaldo per settimane ha combattuto una battaglia di retroguardia, tra le voci – prima soffuse, poi nette – di chi frequenta il calciomercato: "Mendes ha parlato con il Psg", "Mendes ha sondato il Real Madrid", "Mendes ha provato addirittura con il City".

 

Sembrava la pista più assurda per un ex rosso United, teoricamente il giocatore meno adatto per il calcio di Guardiola, è diventata la via maestra. Mendes ha ottenuto un’apertura del City negli scorsi giorni e due sere fa è arrivato a Torino. Obiettivo: portare Ronaldo fuori dall’Italia.

 

L'INCONTRO

CR7 MENDES CR7 MENDES

Mendes mercoledì sera ha cenato con Cristiano, ieri mattina è salito su un’auto a sette posti intorno alle 11 ed è andato a incontrare la Juve che lo ha convocato con una certa urgenza. Poi è ripartito verso Madrid. Il meeting di Torino, teso quanto basta, ha ribadito alcuni concetti. Primo: Ronaldo vuole lasciare la Juve. Non una novità.

 

cristiano ronaldo juventus udinese 1 cristiano ronaldo juventus udinese 1

Anzi, nella serata di ieri si è sparsa la voce per cui CR7 avrebbe già svuotato l’armadietto alla Continassa e sarebbe disposto addirittura a una clamorosa risoluzione di contratto. Per lui, siamo alla fine. Secondo: la Juve è disponibile alla cessione, a condizione che arrivi in fretta un’offerta soddisfacente. Questo è stato il concetto ribadito con forza a Mendes: la Juve non può aspettare passivamente le decisioni dall’Inghilterra. E JM? Ha garantito che verranno fatti tutti i tentativi per arrivare a una proposta da 25 milioni.

 

cristiano ronaldo juventus udinese 7 cristiano ronaldo juventus udinese 7

L’ideale per tutti sarebbe chiudere nelle prossime 24-48 ore, prima che il countdown del mercato, con la deadline di martedì, diventi asfissiante. In realtà, sarebbe stato molto meglio per tutti, arrivare prima a una definizione. La Juve ora ha la necessità di sostituire CR7 e, pur avendo ampiamente cominciato a ragionare sul tema, non ha ancora scelto il suo obiettivo. Prima di esplorare il futuro, però, il giusto tributo al presente.

 

LA TRATTATIVA

Il presente dice che gli indizi degli ultimi due giorni portano verso un addio di Ronaldo. Anche il suo comportamento in allenamento – distaccato, diciamo… - non lascia dubbi.

 

cristiano ronaldo juventus udinese 5 cristiano ronaldo juventus udinese 5

Non per caso, fonti spagnole solitamente vicine a CR7 hanno parlato già di un accordo tra City e Mendes sulle cifre del nuovo contratto, che ragionevolmente sarebbe un biennale a cifre inferiori ai 31 milioni pagati dalla Juve. Il City però deve fare l’ultimo passo in un momento non semplice, con un giocatore – Mendy – sospeso dopo le accuse di stupro e aggressione sessuale.

 

cristiano ronaldo juventus udinese 4 cristiano ronaldo juventus udinese 4

Quindi, quanto costerà CR7? La Juventus ha chiesto 25 milioni, sostanzialmente la cifra dell’ammortamento di Cristiano, oppure l’inserimento nell’affare di Gabriel Jesus. Picche: Guardiola non cede il brasiliano. La pista Sterling, in uscita dal City, invece non sembra destinata a decollare. Qui si gioca l’ultima partita, con un City che potrebbe forzare per avere Ronaldo a zero.

 

I SOSTITUTI

La Juve in questo contesto si prepara a giocare contro l’Empoli senza Ronaldo e ad affrontare una stagione con altri leader. I due nomi più logici per la sostituzione sono, in ordine di preferenza, Moise Kean e Mauro Icardi. Entrambi piacciono da sempre alla Juve e ad Allegri, che con Kean ha diviso anche la stagione 2018-19.

 

moise kean moise kean

Non solo, entrambi negli ultimi anni hanno spinto per vestirsi di bianconero anche se Icardi, più recentemente, ha dichiarato fedeltà al Psg. Una fedeltà da mettere però alla prova dopo l’arrivo a Parigi di Messi, che con Icardi non ha avuto certo un buon rapporto. Kean invece, è il favorito anche perché formato in casa, e senza mezzi termini spera nel grande ritorno.

 

moise kean moise kean

Non è un caso che il suo agente, Mino Raiola, ieri pomeriggio sia stato alla Continassa. Nell’incontro, in cui si è parlato (anche) della cessione del brasiliano Wesley, non può non esserci stato un confronto su Moise.

 

 

LE VARIABILI

La Juve rischia di dover decidere in fretta. Il punto, quindi, diventa capire quale sarà il budget a disposizione e quali i tempi per un’azione in volata. Due variabili che dipendono dal City. Con un’offerta XL potrebbe entrare a sorpresa in campo Vlahovic, che ovviamente piace – e a chi non piace? – ma è stato blindato da Commisso.

 

vlahovic vlahovic

Più semplice arrivare a Jovic, in uscita dal Real Madrid, e a Lacazette, francese dell’Arsenal da regolare doppia cifra in Premier. Presto per le conclusioni. Prima c’è da capire se Ronaldo davvero tra una settimana sarà altrove. Il mondo Juve, che da tre anni vive con una grande statua al centro del palcoscenico, a poco a poco immagina il nuovo paesaggio.

 

mauro icardi psg mauro icardi psg

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...