ìEstratto dell'articolo di Luca Taidelli per www.gazzetta.it
La festa in campo al triplice fischio di Piccinini dice tutto sull’elettricità che accompagna l’Inter verso la seconda stella. Frattesi, l’uomo del destino, ha appena segnato il gol che, dopo il gollonzo del promesso sposo mancato Samardzic e il rigore di Calhanoglu, procurato da Thuram, permette alla squadra di Inzaghi di ribaltare l’orgogliosa Udinese e lascia la capolista a +14 sul Milan, con vista su un derby di fuoco che il 22 aprile potrebbe chiudere i conti.
PRIMO TEMPO
Perso Lucca per squalifica, Cioffi parte prudente con Success in panchina e la coppia Pereyra-Samardzic, molto vicino (visite mediche comprese) all’Inter la scorsa estate prima del noto voltafaccia, alle spalle di Thauvin in un 3-4-2-1 con Ehizibue e Kamala a tutta fascia. Inzaghi invece rispetto all’Empoli ritrova Sommer tra i pali, punta su Carlos Augusto per l’infortunato Bastoni e preferisce Dumfries a Darmian (jolly prezioso a gara in corso) sulla corsia di destra. Davanti ci sono Lautaro e Thuram, reduci da un marzo a secco di gol. Gara bloccata, con l’Udinese che aspetta e l’Inter che sembra non avere più il sangue agli occhi dei primi sette mesi di stagione. […]
La vera svolta però Inzaghi la cerca al 74’, puntando sul tridente con Sanchez per Calha e una mediana che piacerebbe a Spalletti: Darmian, Frattesi, Barella e Dimarco. Anche a costo di subire qualche ripartenza, il tecnico vuole i tre punti che sembrano arrivare quando Thuram in fascia scherza Kristensen e trova nel cuore dell’area Frattesi, che però calcia alto. Tikus nel finale lascia il posto ad Arnautovic, ma la gara è ormai un corpo a corpo che sembra produrre tanti falli e poche occasioni. Nei 7’ di recupero i diffidati Pavard e Lautaro si prendono il giallo che farà saltare loro il Cagliari, ma non il derby. Ma all’ultima curva il Toro si ribella al destino, costringe Okoye a un altro miracolo, solo che stavolta il palo interno premia il rapace Frattesi. Lo scudetto è sempre più vicino