CHIESA & TONALI: IL MERCATO AZZURRO COSTERÀ CARO – DAI 70 MILIONI CHIESTI PER IL GIOIELLINO VIOLA (CHE FA GOLA A CONTE IN CASO DI PARTENZA DI LAUTARO) AI 50 PER IL REGISTA (L’INTER IN VANTAGGIO), I PREZZI DEL MADE IN ITALY SONO ALTISSIMI – MAROTTA DEVE FARE INTANTO I CONTI CON ESPOSITO CHE RIFIUTA IL RINNOVO – REBUS ZANIOLO: LA ROMA VUOLE CONFERMARLO. RIUSCIRA’ A RESISTERE AL PRESSING DELLA JUVE?

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FRANCESCO PERUGINI per Libero Quotidiano

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La qualità al giusto prezzo: è questo slogan da spot televisivo la migliore sintesi del prossimo mercato pieno di complicazioni e povero di soldi. La finestra si aprirà il 5 settembre, ma accordi e contratti preliminari vanno chiusi e depositati il prima possibile.

 

La crisi post Coronavirus coinvolgerà grandi e piccole che si scontreranno sui nomi più interessanti del made in Italy: le big proveranno a risparmiare qualcosa, ma le provinciali accetteranno di sacrificare i loro campioncini solo se potranno sistemare i conti. «Chiesa? Costa troppo», confessa così il dg dell'Inter, Beppe Marotta, alla Gazzetta dello Sport.

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La Fiorentina chiede 70 milioni («forse di più») per il 22enne figlio del bomber Enrico e i nerazzurri al momento hanno altre priorità, ma il discorso potrebbe riaprirsi in caso di cessione di Lautaro al Barça a fronte del pagamento della clausola da 111 milioni (con Edinson Cavani, 33 anni, possibile arrivo a Milano).

 

La Viola da parte sua non può abbassare l'asticella perché solo con un incasso notevole potrà difendere l'altro gioiello della casa, Gaetano Castrovilli (23): «È un nostro punto fermo», ha assicurato il ds Pradè. Con Sensi e Barella, l'Inter ha avviato già da un anno la linea tricolore. Se Marash Kumbulla (20) è un colpo in prospettiva - potrebbe rimanere un altro anno in prestito all'Hellas Verona, ma bisogna chiudere l'acquisto a 35 milioni visto che il prezzo del difensore albanese di passaporto italiano è cresciuto persino durante lo stop - Sandro Tonali (20) è una splendida realtà azzurra e nel Brescia.

 

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«Un affare da costruire» per Marotta che non vorrebbe superare i 40 milioni, mentre Cellino ne chiede dieci in più. Più indietro c'è la Juve che avrà bisogno di un erede di Pjanic (30) se il bosniaco riuscirà ad approdare al Barça. L'alternativa è Jorginho (28), titolare della regia della Nazionale e pupillo di Sarri che per riaverlo nel motore della sua squadra sarebbe pronto a sacrificare al Chelsea anche Douglas Costa (29) più un piccolo conguaglio.

 

E intanto Dybala sorprende tutti: «Sono felice alla Juventus, potremmo rinnovare il contratto che scade nel 2022 ma dipende anche dalla società. Per ora non c'è nulla sul prolungamento, ma altri calciatori hanno firmato. L'anno scorso mi avevano cercato Manchester United, Tottenham e Psg, ma sono rimasto per non lasciare un brutto ricordo. Il Barca? Un club straordinario, con Messi ancora di più...», dice l'argentino alla Cnn.

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GRANA NERAZZURRA Intanto il ds della Roma Gianluca Petrachi prova a rassicurare i tifosi giallorossi: «Non vogliamo cedere i big, faremo di tutto per trattenerli. Pellegrini ha una clausola rescissoria, ma è molto legato alla maglia e non ci lascerà. Poi faremo di tutto per trattenere Zaniolo». Proprio sul 20enne talento giallorosso la Juve si muove e mette sul piatto Bernardeschi (26), mentre anche l'Inter ha sondato la possibilità di intavolare un affare inserendo nella trattativa Nainggolan (32). Secondo calciomercato.it, però, all'Inter c'è un caso Esposito.

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L'attaccante 17enne avrebbe rifiutato il prolungamento, un quinquennale da 800mila euro a stagione, chiedendo un milione (la cifra data tre anni fa a Pinamonti. Ora ne prende 140mila) ed entrando in rotta pure col suo agente, Augusto Carpeggiani (possibile il passaggio con Federico Pastorello, manager dell'amico Lukaku). Sul baby talento si muove l'Atalanta.

 

E Gianluigi Donnarumma? Il 21enne portiere del Milan e dell'Italia è in scadenza nel 2021. La lenta programmazione del Diavolo in attesa di ufficializzare Rangnick favorisce i piani dei suoi estimatori: si parla dell'offerta rossonera di un rinnovo breve (un anno?) e alle cifre attuali (sei milioni di euro a stagione).

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