CLAUDIO LOTITO VS MARCO MAZZOCCHI: SCAZZO IN TV DOPO LAZIO-MILAN – “CI RIVOLGEREMO A TERZI”; “A CHI SI RIFERISCE? NON SI CAPISCE NULLA” - IL PRESIDENTE DELLA LAZIO, DOPO LE TRE ESPULSIONI BIANCOCELESTI, E' UNA FURIA: “SE NON C’È L’AFFIDABILITÀ CI SI MUOVE IN ALTRE SEDI. SERVE UNA VALUTAZIONE TERZA”. IL GIORNALISTA RAI: “MA QUINDI FARÀ DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA? IO NON HO CAPITO” – L'ARBITRO DI BELLO SARA' FERMATO UN MESE: "DECISIONI GIUSTE MA GESTIONE DELLA PARTITA DISASTROSA" - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Salvatore Riggio per corriere.it - Estratti

mazzocchi lotito mazzocchi lotito

Si è infuriato Claudio Lotito, presidente della Lazio, per le scelte dell’arbitro Di Bello durante la gara dell’Olimpico tra i biancocelesti e il Milan, vinta dai rossoneri grazie al gol di Okafor all’88’. Così Lotito ha deciso di parlare, al posto di Maurizio Sarri, al termine del match. Pesano sicuramente le tre espulsioni — due nei minuti di recupero — e il sospetto rigore nel primo tempo ai danni di Castellanos, ma il n. 1 biancoceleste ne fa un discorso politico.

 

Così, in occasione del suo intervento nella trasmissione Rai «A tutto campo» condotta da Marco Mazzocchi, la conversazione si è animata. Il giornalista ha provato ad incalzarlo per chiarire il senso delle sue dichiarazioni. Il numero uno del club biancoceleste ha fatto riferimento al sistema, definito «inaffidabile». E ha espresso la sua voglia di rivolgersi ad altri «organismi per fare determinate valutazioni» ricorrendo a «istituzioni terze che pongano fine a situazioni incresciose».

 

claudio lotito foto di bacco claudio lotito foto di bacco

Lotito sembra riferirsi alla Figc, con la quale il clima è già teso per le riforme che vuole intraprendere la Federcalcio. Però le iniziative di Lotito non erano proprio chiare, così Mazzocchi ha provato a insiste: «Presidente quando parla di elemento terzo a chi si riferisce visto che lei fa parte del sistema?».

 

Ecco la risposta di Lotito: «Stia a sentire: io faccio parte di due sistemi, uno sportivo che oggi mi pare di capire presenta delle lacune, perché se noi ci siamo lamentati ci saranno dei motivi no? Poi rappresento anche un’istituzione politica che deve garantire il rispetto delle leggi dello Stato italiano e delle regole. Per questo ci sono delle istituzioni preposte che fanno di mestiere questo e che servono per garantire appunto il rispetto delle norme».

 

Mazzocchi lo ha incalzato nuovamente, il presidente della Lazio ha cercato di spiegare il concetto: «Io pongo un problema e metto in moto un meccanismo per far fare una valutazione terza. Se lei si sente violentato, a chi si rivolge? A chi è preposto per il sistema delle leggi». Quindi farà denuncia alla Procura della Repubblica? insiste Mazzocchi. «Questo lo sta dicendo lei, io faccio quello che è giusto che venga fatto e che un sistema avrebbe dovuto fare fin dall’inizio».

marco mazzocchi marco mazzocchi

 

A questo punto Mazzocchi si è arreso: «Presidente io sinceramente non sarò intelligentissimo, ma non ho capito cosa farà». E Lotito stizzito: «Quello che farò non lo dico a lei, perché lei che fa scusi? L’avvocato? Faccio quello che ritengo giusto fare per garantire il rispetto delle regole. Punto. Non è che glielo devo spiegare. Ma se non ha capito è un problema suo, non è un problema mio. Penso che la gente abbia capito perfettamente. Vedrà quello che succederà, che la società farà e a chi si rivolgerà. Non lo fa perché ritiene di giustificarsi, ma lo fa perché quando uno viene violentato significa che ha subito un torto palese. E siccome purtroppo “errare humanum est, sed perseverare est diabolicum”. Quando le cose si ripetono in modo continuativo c’è qualcosa che non funziona nel sistema».

 

claudio lotito claudio lotito

(...)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…