Salvatore Riggio per corriere.it - Estratti
Si è infuriato Claudio Lotito, presidente della Lazio, per le scelte dell’arbitro Di Bello durante la gara dell’Olimpico tra i biancocelesti e il Milan, vinta dai rossoneri grazie al gol di Okafor all’88’. Così Lotito ha deciso di parlare, al posto di Maurizio Sarri, al termine del match. Pesano sicuramente le tre espulsioni — due nei minuti di recupero — e il sospetto rigore nel primo tempo ai danni di Castellanos, ma il n. 1 biancoceleste ne fa un discorso politico.
Così, in occasione del suo intervento nella trasmissione Rai «A tutto campo» condotta da Marco Mazzocchi, la conversazione si è animata. Il giornalista ha provato ad incalzarlo per chiarire il senso delle sue dichiarazioni. Il numero uno del club biancoceleste ha fatto riferimento al sistema, definito «inaffidabile». E ha espresso la sua voglia di rivolgersi ad altri «organismi per fare determinate valutazioni» ricorrendo a «istituzioni terze che pongano fine a situazioni incresciose».
Lotito sembra riferirsi alla Figc, con la quale il clima è già teso per le riforme che vuole intraprendere la Federcalcio. Però le iniziative di Lotito non erano proprio chiare, così Mazzocchi ha provato a insiste: «Presidente quando parla di elemento terzo a chi si riferisce visto che lei fa parte del sistema?».
Ecco la risposta di Lotito: «Stia a sentire: io faccio parte di due sistemi, uno sportivo che oggi mi pare di capire presenta delle lacune, perché se noi ci siamo lamentati ci saranno dei motivi no? Poi rappresento anche un’istituzione politica che deve garantire il rispetto delle leggi dello Stato italiano e delle regole. Per questo ci sono delle istituzioni preposte che fanno di mestiere questo e che servono per garantire appunto il rispetto delle norme».
Mazzocchi lo ha incalzato nuovamente, il presidente della Lazio ha cercato di spiegare il concetto: «Io pongo un problema e metto in moto un meccanismo per far fare una valutazione terza. Se lei si sente violentato, a chi si rivolge? A chi è preposto per il sistema delle leggi». Quindi farà denuncia alla Procura della Repubblica? insiste Mazzocchi. «Questo lo sta dicendo lei, io faccio quello che è giusto che venga fatto e che un sistema avrebbe dovuto fare fin dall’inizio».
A questo punto Mazzocchi si è arreso: «Presidente io sinceramente non sarò intelligentissimo, ma non ho capito cosa farà». E Lotito stizzito: «Quello che farò non lo dico a lei, perché lei che fa scusi? L’avvocato? Faccio quello che ritengo giusto fare per garantire il rispetto delle regole. Punto. Non è che glielo devo spiegare. Ma se non ha capito è un problema suo, non è un problema mio. Penso che la gente abbia capito perfettamente. Vedrà quello che succederà, che la società farà e a chi si rivolgerà. Non lo fa perché ritiene di giustificarsi, ma lo fa perché quando uno viene violentato significa che ha subito un torto palese. E siccome purtroppo “errare humanum est, sed perseverare est diabolicum”. Quando le cose si ripetono in modo continuativo c’è qualcosa che non funziona nel sistema».
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