Carlos Passerini per il “Corriere della Sera”
Fuori un mese anche Brozovic. «Parziale lesione muscolare» la gelida diagnosi dei medici della Nazionale croata, che oggi dovrebbe essere confermata anche dagli specialisti dell'Inter. Davvero una brutta botta per Inzaghi, che perderà l'uomo chiave del suo centrocampo in una fase già cruciale della stagione. Sabato avrebbe comunque saltato la Roma dell'ex Mourinho per squalifica, ora però Brozo è a rischio pure per la doppia sfida al Barcellona che segnerà la corsa Champions. Vedremo Asllani, finalmente.
il portiere del milan mike maignan 9
Nei guai non c'è però solo l'Inter: non che sia una consolazione, ma è l'intera serie A a essere a pezzi. L'emergenza infortuni non sta risparmiando nessuno, lo scenario è impressionante. Ogni giorno la lista s' allunga. Il Milan, giusto per restare in città, ha l'infermeria affollata come non mai: Hernandez e Maignan staranno fuori per qualche settimana, sabato a Empoli tocca ai riservisti Ballo-Touré e Tatarusanu. In ansia anche la Juve: già 15 problemi fisici. L'ultimo è Miretti, che s' è procurato una distorsione durante un allenamento con l'Under 21, alimentando le critiche di chi sostiene che alla base di questa impressionante emergenza infortuni ci sia proprio la sosta per le Nazionali.
Della telenovela del laziale Immobile s' è già detto tutto, salterà probabilmente lo Spezia, ma fra i club più colpiti c'è anche l'Atalanta capolista, che ha perso in un colpo solo l'olandese Koopmeiners e il turco Demiral. «La sosta arriva al momento giusto», aveva sorriso Gasperini otto giorni fa. E invece alla ripresa si troverà come molti suoi colleghi a fare i salti mortali per rimpiazzare gli infortunati.
È vero, il calendario delle Nazionali andrebbe armonizzato, questi slot non fanno altro che aumentare rischi e stress, anche per i viaggi spesso intercontinentali ai quali sono obbligati i giocatori, ma la verità è che si gioca troppo in generale: fra campionato, coppe e Nazionali c'è chi è sceso in campo 10 volte in 45 giorni. E ottobre non sarà meglio: le big giocheranno ben 8 volte. Una follia. E in questo senso la responsabilità è del Mondiale d'autunno e di chi l'ha voluto, costringendo le squadre a una preparazione estiva sperimentale che sta portando questi effetti.
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Più giochi, più rischi. Secondo uno studio dell'International Sportmed Journal, chi gioca anche le coppe si infortuna 8,9 volte ogni 1000 ore, contro le 5 dei compagni impegnati solo in campionato.
«Ci si allena poco e male» è la convinzione del professor Stefano Fiorini, uno dei più esperti preparatori atletici italiani, che parla di «aumento esponenziale di infortuni muscolari» e punta il dito anche sulla gestione settimanale: «Si dà troppa importanza alla tattica rispetto alla tenuta atletica, questa è la verità. Troppi allenamenti conservativi. Il corpo umano è come un motore: perché vada in gara deve essere tirato in prova, altrimenti poi alla prima accelerata si rompe. È quello che sta accadendo».
A confermarlo è un dato numerico: in serie A attualmente gli infortunati sono 64, contro i 45 della Premier. «Non mi sorprende affatto. In Inghilterra ci si allena correndo, non solo con la palla come da noi. I loro ritmi sono molto più alti, ma noi ci facciamo più male. Assurdo». Un infortunio è un problema tecnico ma anche un costo economico. Se ti fai male in Nazionale e resti fuori per più di 28 giorni, la Fifa ti paga lo stipendio fino a un massimale di 20.458 euro al giorno, come da accordi del Player Protection Program in vigore fino alla fine dell'anno. Una consolazione per i club, non per giocatori e allenatori.
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