Claudio Savelli per “Libero quotidiano” - Estratti
Due mesi scarsi alla fine della stagione, poi sarà valzer di panchine in Europa.
Il punto è capire chi parteciperà alle danze e chi, invece, resterà seduto in disparte, triste e solitario come nei film americani. Spoiler: e se fosse Antonio Conte? Uno dei più importanti allenatori disoccupati rischia di rimanere fuori dal grande giro perché il calcio va in direzione contraria rispetto ai “vecchi” miti del mestiere. (...) I team istantanei sono insostenibili, costano troppo e nessuno se li può più permettere, nemmeno la Premier League.
PRO E CONTRO
Così di Conte, ora, si notano i difetti su cui prima si soprassedeva, ovvero l’incapacità di restare a lungo in un posto, di essere aziendalista e di distribuire lo sforzo richiesto ai calciatori nel tempo, tutte cose accadute alla Juventus, all’Inter e poi al Tottenham. Nonostante questo Conte continua a chiedere almeno 8-10 milioni netti a stagione
(…) E allora il Bayern riflette sul ritorno di Flick mentre i blaugrana sognano Arteta, (...) Anche Simone Inzaghi piace alle tre di cui sopra, e non potrebbe essere altrimenti visto il calcio che produce.
Ma il tecnico nerazzurro è del partito di Xabi Alonso: mai andare via da un posto in cui si sta bene. (...)Questi ragazzi prodigio della panchina hanno una virtù che i predecessori non avevano: la pazienza. Sono meno avidi e frettolosi. Vogliono lavorare bene e non sono poi così tanti i posti in cui si riesce a costruire un’oasi. Vallo a dire al Chelsea, che forse ha capito di doversi impegnare con un mister, o forse no. Potrebbe infatti esonerare Pochettino dopo una stagione da buttare e ripartire da capo per l’ennesima volta. Magari scippando De Zerbi ai rivali Reds orfani di Klopp che si concederà un anno sabbatico.
EFFETTO DOMINO
Anche in serie A è tutto un ribollire, seppur con minore intensità rispetto a qualche mese fa perché la Lazio ha ingaggiato Tudor al posto di un traghettatore, De Rossi è in odore di conferma a Roma e il Milan, che un pensiero a Conte lo aveva fatto, sembra si stia convincendo a tenere Pioli e a investire sul parco giocatori.
Restano la Juventus e il Napoli. La prima corteggia Thiago Motta, la seconda valuta Italiano che ritiene concluso il suo ciclo alla Fiorentina: i giovani, anche qui, perché Conte non è convinto di sposare la causa di De Laurentiis. Ma potrebbe restargli solo quella, alle sue condizioni: stipendio a doppia cifra, poteri sul mercato e, forse, chissà, assenza di impegno europeo per ricostruire una squadra da scudetto. A quel punto Italiano diventerebbe un candidato per il Bologna in Champions, dovesse Thiago Motta cedere alla corte della Juventus. Tutti felici...meno Allegri.
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