COSA FARA’ “MEGALÒ” ORA CHE LA DESTRA VUOLE SGOMBERARLO DAL SUO TRONO AL CONI? IL RITRATTONE BY PINO CORRIAS DI GIOVANNI MALAGO’, PLAYBOY ELEGANTISSIMO CON QUEL MEZZO SORRISO CHE LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE, SUA SECONDA MOGLIE, DEFINIVA DA “DISINVOLTISSIMO FIGLIO DI PUTTANA” - "E’ AL TERZO MANDATO DI PRESIDENTE CONI. ORA VORREBBE IL QUARTO, ANCHE SE LA LEGGE LO VIETA. I NEMICI SI FANNO AVANTI. LA DESTRA È AFFAMATA DI POLTRONE E ABODI AGIRÀ, SVENTOLANDO IL CARTELLINO ROSSO. LUI TROVERÀ ALTRE METE. NUOTERÀ, NON AFFONDERÀ" - IL SOGNO DI DIVENTARE PRESIDENTE DEL CIO (O...DELLA ROMA)

-

Condividi questo articolo


Pino Corrias per il Fatto Quotidiano - Estratti

 

giovanni malago a casa italia di parigi 2024 giovanni malago a casa italia di parigi 2024

Giovanni Malagò, re del Coni, principe dell’Aniene, visconte di Roma Nord, marchese di Sabaudia, cavaliere di (quasi) ogni fanciulla, purché alta di gamma e in edizione limitata, è inconsolabile. Anche se lo è con massima gentilezza verso il carissimo ministro dello Sport, l’invidioso Andrea Abodi che vorrebbe sgomberarlo dal suo trono. Lui replica: “Vedremo”.

 

Ha appena indossato tutte e 40 le medaglie che i Giochi di Parigi hanno coniato per lui, e a dirla tutta quella luccicanza gli piace, ma nun je basta. E neppure troppo si cura che tutti gli specchi in circolazione si inchinino al suo passaggio: da quelli più preziosi del Quirinale, fino a quelli maneggiati da tutte le tifoserie, financo quella più popolana e impopolare dei giornalisti che si mangia con gli occhi la sua storia, le sue amicizie, le sue pupe.

 

(…)

 

malagò goggia italia usa malagò goggia italia usa

Giovanni è al terzo mandato di presidente Coni, un bagaglio che vale intorno ai 400 milioni di euro e altrettanta gloria. Ora vorrebbe il quarto, anche se la legge lo vieta.

 

Embè? È grato alla politica (di destra, di centro, di sinistra) e alle federazioni tutte che gli hanno dato fiducia in quel lontano 18 febbraio 2013. Ci mancherebbe. Ma siccome è stato il più bravo, e persino il più bello, sarebbe imperdonabile se oggi, nell’ora e nell’oro del rendiconto, diventassero ostili alla sua quarta incoronazione.

 

giorgia meloni alice bellandi giovanni malago giorgia meloni alice bellandi giovanni malago

E pressanti nella pretesa di imporre ai comandi ultrasonici del suo cockpit sportivo – posizionato al piano nobile del Palazzo H del Foro Italico – un qualunque Luca Zaia, grande governatore, per carità, “un amico”, ma contadino nell’anima, per non dire nel gusto.

 

Quello di Malagò è di prima classe, non si discute. Addestrato in giovinezza nel jet-set degli attici e del Jackie O’, la discoteca, sulle piste di Cortina, o a correre sui motoscafi Itama tra gli scogli del Circeo, in compagnia di Carlo ed Enrico Vanzina, “i miei due fratelli” che prendevano appunti per le loro future epopee al sapore di sale. E poi levigato da molte carriere, molti soldi, molte fidanzate presunte, come Monica Bellucci e Carla Bruni, Valeria Marini e Martina Colombari, fino alla Regina dell’acqua, Federica Pellegrini, “per carità, solo una cara amica”.

giorgia meloni con giovanni malago parigi 2024 giorgia meloni con giovanni malago parigi 2024

 

Successi femminili agevolati da una ginnastica di relazioni maschili esercitata sui campi da tennis e di calcetto, tra i triclini della Tribuna Monte Mario, e naturalmente tra i velluti del Reale Circolo Aniene, il più esclusivo del placido Tevere, dove si fanno affari e idromassaggi, regno di costruttori come i Salini e i Caltagirone, banchieri come Luigi Abete, imprenditori come Tronchetti Provera e gli Angelucci, ex sindaci come Walter Veltroni. Ma specialmente il regno di Gianni Letta e per un po’ anche di quel Massimo Bochicchio, il finanziere-imbroglione, che si è fregato tra i 400 e i 600 milioni di euro, rastrellati ai più ricchi e ai più gonzi, promettendo guadagni facilissimi e sempre futuri. Non a Malagò, naturalmente, entrato e uscito dall’inchiesta, dicendo: “Era solo un amico”.

giovanni malago con julio velasco giovanni malago con julio velasco

(…)

 

Con il suo migliore amico, Luca Cordero di Montezemolo, ha condiviso, oltre a molti pacchetti azionari, anche l’incombenza di arredare le ore liete dell’Avvocato Giovanni Agnelli, che appena libero dalle fatiche dello sci d’alta quota, da loro si scapicollava, a curarsi la noia e in fondo anche la solitudine, beandosi di quelle belle bande femminili che Giovanni facilmente assemblava.

 

mattarella malago? mattarella malago?

Per fama, se non addirittura per naturale diritto di playboy, essendo atletico nel gioco e nel fisico, 193 centimetri di altezza, elegantissimo, dalla zazzera un tempo sale e pepe, fino alle scarpe inglesi, passando per il mezzo sorriso, che Lucrezia Lante della Rovere, sua seconda moglie di gioventù, definisce nell’autobiografia, da “disinvoltissimo figlio di puttana”.

 

Giudizio che lui considera un’esagerazione, stimandosi al contrario un uomo accogliente e generoso. Preciso nei doveri di padre e in quelli degli affari, nessun pasticcio contabile nei divorzi: alle sue ex una casa e una tata ciascuna, più qualche riunione familiare alle feste comandate, magari a Cortina, lui a capotavola con un mezzo cubano acceso a godersi l’armonia della sua succession.

giovanni malago a casa italia di parigi 2024 giovanni malago a casa italia di parigi 2024

 

Nemico del disordine, gira con uno staff munito di taccuini, tablet, telefonini trillanti, dai tempi in cui governò i Mondiali di Nuoto del 1990, fino al litigio (memorabile) con Virgina Raggi sindaca, che cancellò il progetto delle Olimpiadi a Roma, anno 2016, secondo lui “un delitto” senza rimedio.

 

E da dieci anni per scalare con puntiglio tutti gli appuntamenti di giornata, governare le 48 Federazioni nazionali, le 15 Discipline associate, i 14 Enti di Promozione sportiva, e naturalmente i 14 milioni di “amici” tesserati. Per intero lo sport nazionale, tranne il labirinto del Calcio con i suoi presidenti di serie A, “tutti dei delinquenti veri”, come disse in una conversazione privata, riportata dai giornali e smentita con il consueto aplomb del “sono tutti cari amici”.

 

I nemici si fanno avanti adesso che il suo regno risplende. La destra non ama interferenze. È affamata di poltrone e Abodi agirà, sventolando il cartellino rosso.

malagò mattarella malagò mattarella

Renzi e il Pd protesteranno. Il Quirinale pur festeggiandolo non interferirà. Lui troverà altre mete.

Non per nulla s’è battezzato con affetto “Megalò”, cioè ammalato di quel narcisismo che gli psicologi dell’infanzia giudicano sempre illimitato, quanto la superficie dell’acqua che lo riflette. Nuoterà.

giovanni malago a casa italia di parigi 2024 giovanni malago a casa italia di parigi 2024 giorgia meloni con giovanni malago parigi 2024 2 giorgia meloni con giovanni malago parigi 2024 2

Non affonderà.

abodi mattarella malagò europei atletica roma abodi mattarella malagò europei atletica roma malago salis foto gobbi gmt060 malago salis foto gobbi gmt060 malagò abodi malagò abodi malagò abodi malagò abodi giovanni malago' ricevimento quirinale 2 giugno 2024 giovanni malago' ricevimento quirinale 2 giugno 2024 giorgia meloni con giovanni malago parigi 2024 giorgia meloni con giovanni malago parigi 2024

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2027 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO... 

SEGNATEVI IN AGENDA QUESTA DATA: 11 OTTOBRE 2024. SARÀ UN GIORNO CRUCIALE PER IL GOVERNO MELONI PERCHÉ LA PROCURA DI MILANO DECIDERA’ SUL RINVIO AL GIUDIZIO DEL MINISTRO DEL TURISMO DANIELA SANTANCHÉ PER LA PRESUNTA TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELL’INPS SULLA GESTIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE NEL PERIODO COVID PER 126MILA EURO - LA PROCURA MILANESE HA ACCUSATO LA SENATRICE DI FDI ANCHE DI FALSO IN BILANCIO, ASSIEME AD ALTRE 16 PERSONE E TRE SOCIETÀ, NELLA SECONDA TRANCHE DEL “PACCHETTO VISIBILIA” – AL PALAZZO GIUSTIZIA DI MILANO, IL RINVIO A GIUDIZIO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO, MOLTI LO DANNO PER SCONTATO - LA PITONESSA HA SEMPRE DETTO CHE AVREBBE RASSEGNATO LE DIMISSIONI. DA PARTE SUA, LA DUCETTA SPERA CHE LE DIMISSIONI DELLA “SANTA” NON SI SOVRAPPONGANO A QUELLE DEL MINISTRO FITTO DESTINATO A BRUXELLES: SOSTITUENDO UN MINISTRO PER VOLTA, EVITA UN RIMPASTO DI GOVERNO CHE POTREBBE AVERE CONSEGUENZE LETALI PER L’ARMATA "BRANCAMELONI" DI PALAZZO CHIGI…

IL MINISTERO DELLA CULTURA BY SANGIULIANO ERA UN COVO DI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO! – NON C'ERA SOLO LA “NON CONSIGLIERA” MARIA ROSARIA BOCCIA: TUTTE LE SCELTE FATTE DA “GENNY DELON” PORTANO A PERSONE SENZA ESPERIENZE ADATTE (COME MINISTRO AL DEBUTTO, GENNY AVREBBE DOVUTO CIRCONDARSI DI GENTE ESPERTA) – TRA QUESTE C’E’ L’AFFASCINANTE NARDA FRISONI, UNA SIGNORA DI BELLARIA, CHE NEL FEBBRAIO 2023 VIENE NOMINATA A CAPO DELLA SEGRETERIA. E TUTTI SI DOMANDANO: COME È POSSIBILE CHE UNA ADDETTA A RISPONDERE AL TELEFONO E A PRENDERE APPUNTAMENTI, RIESCA A CONQUISTARE UN RUOLO COSÌ APICALE NELL’ORGANIGRAMMA DI SANGIULIANO? LA LEGGENDA VUOLE CHE IL SUO NOME SIA STATO CALDEGGIATO DAL MINISTRO GIORGETTI, PERSONA CHE LEI CONOSCE, E BENE…