Estratto dell'articolo di Stefano Scacchi per “la Stampa”
L'Italia ufficializza la candidatura agli Europei del 2032. In corsa anche la Turchia che corre pure per l'edizione 2028 insieme con Gran Bretagna e Irlanda unite. Sarebbe il primo grande torneo nel nostro Paese dopo Italia '90 a eccezione delle partite a Roma dell'Europeo itinerante vinto dagli azzurri di Roberto Mancini nel 2021.
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Sono dieci le città coinvolte: Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari. Non c'è Palermo perché sarebbero state troppo due isole come sede delle partite della competizione. L'Uefa, infatti, chiede un'organizzazione che sia sostenibile dal punto di vista ambientale. Sotto questo aspetto, non sarebbe stato il massimo immaginare spostamenti di squadre e soprattutto tifoserie anche in Sicilia (Palermo continuerà, comunque, a essere destinataria degli interventi a favore del calcio di base come le altre dieci città). La scelta non è stata facile, ma alla fine la Figc ha optato per la Sardegna perché Cagliari è più avanti nella progettazione del nuovo stadio.
gabriele gravina foto di bacco
Proprio gli impianti sono il tallone d'Achille dell'Italia vista l'arretratezza di molte delle attuali strutture. La Turchia è decisamente avanti per questo aspetto, ma la Figc spera che l'Europeo possa servire da acceleratore per costruire nuovi stadi e colmare il gap. In Turchia l'età media è fissata a dieci anni fa, quindi saranno due decenni al momento del calcio d'inizio.
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