Simona Lorenzetti per www.corriere.it
cristiano ronaldo e il fratello hugo dos santos aveiro 3
La giustizia italiana non trova Cristiano Ronaldo. Un avvocato che intende convocare il calciatore come testimone per il processo sulla truffa delle magliette celebrato a Torino non sarebbe riuscito a contattarlo neanche in Arabia Saudita, dove sta giocando.
La causa è quella che vede come imputato il fratello di Cr7, Hugo Dinarte dos Santos Aveiro, 45 anni, socio di maggioranza della società portoghese Mussara Lda, che gestisce il merchandising del calciatore. L'accusa riguarda una fornitura di gadget e di magliette. La parte lesa è un imprenditore torinese, Rocco Valenti, della Pegaso, il cui avvocato ha chiesto l'audizione di Cristiano Ronaldo.
maglia finta di cristiano ronaldo prodotta da pegaso 1
Oggi, alla ripresa del processo, il legale ha spiegato che la citazione (di cui ha dovuto farsi carico) non è andata a buon fine. Il documento è stato inviato a due indirizzi: l'uno a Madeira, dove ha sede la Mussara, nella quale Cr7 ha una partecipazione, e l'altro alla sede della società dove milita il calciatore. Si ha la certezza che l'atto ha raggiunto l'Arabia Saudita, ma non che sia stato ricevuto.
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