DAGOREPORT
Però…, che senso agrodolce si prova in questo europeo quando si ascoltano gli inni nazionali e si osservano giocatori e allenatori “obbligati” a cantarli! Di che nazionali e di che nazioni stiamo parlando se il “Mondo nuovo” non prevede più nazioni e ciascun giocatore sceglie di giocare dove vuole?
Noi siamo ai quarti con Montella, che in Turchia ci andava in vacanza (poi c’erano Marco Rossi sul Lago Balaton e Francesco Calzona da Vibo Valentia ad allenare la Slovacchia). Vabbé, sono allenatori (qualcuno cantava l’inno, quale inno?).
Il capitano della Germania, Ilkay Gündogan (nato a Gelsenkirchen) ha due genitori turchi, ma di Turchia non vuole nemmeno sentire parlare. In compenso Kenan Yildiz (della Juve), nato a Ratisbona, di genitori turchi ne ha uno solo, ma dal 2021 gioca per la Turchia.
Leroy Sané è nato a Essen da padre senegalese di formazione francese e madre tedesca: gioca per la Germania, ma ha passaporto francese.
Il talento della nazionale tedesca Jamal Musiala è nato a Stoccarda, ma ha cittadinanza inglese: il padre era nigeriano e lui giunse in Inghilterra a sette anni. Nelle nazionali giovanili giocava con Bellingham, che potrebbe trovarsi di fronte in finale nell’Inghilterra.
A proposito della nazionale dei tre leoni: Bukayo Saka è figlio di due genitori nigeriani; Marcus Rashford è di origini nevisiane, un piccolo stato insulare dell’America centrale; Kyle Walker è di origini giamaicane; Tomori (difensore del Milano) è canadese con genitori nigeriani ma gioca nell’Inghilterra.
Nico Williams, il nazionale spagnolo che ha fatto impazzire Di Lorenzo non ha alcun genitore spagnolo: sono ghanesi, mentre quelli del talentino Lamine Yamal sono il padre marocchino e la madre della Guinea.
I genitori del nazionale olandese Jeremie Frimpong sono ghanesi; Reijnders è nato nei Paesi Bassi da famiglia indonesiana; Georginio Wijnaldum è del Suriname, nazionale nella quale, infatti, milita suo fratello Giovanni. Pure la madre di Dumfries (ala dell’Olanda e dell’Inter, nato a Rotterdam) è del Suriname mentre il padre è di Aruba.
Joshua Zirkzee ha come secondo nome Orobosa, che in lingua esan nigeriana (quella della madre) significa “nelle mani di Dio”. Anche il padre del centravanti belga (e della Roma) Lukaku era un calciatore, ma della nazionale dello Zaire.
Embolo, centravanti della Svizzera, è nato a Yaoundé, capitale del Camerun, e gli svizzeri gli hanno dato la cittadinanza qualche anno fa quando si sono accorti che giocava bene a calcio.
Il fratello di Xhaka ha giocato per un po’ nella Svizzera e ora nella nazionale dell’Albania. Shaquiri è kosovaro, anche lui naturalizzato quando gli svizzeri si sono accorti che giocava bene a calcio. Ruben Vargas è di origini domenicane, Akanji nigeriane, Ricardo Rodrìguez cilene…
Trovare nella Francia giocatori figli di genitori nati in Francia è parecchio difficile. Peggio per noi perché ci siamo pure fatti scappare dei talenti: i figli di Lilian Thuram, vicino all’attivismo giamaicano, sono infatti nati a Parma. Quasi tutti gli altri sono cosiddetti di “seconda generazione”: non hanno genitori originari della Francia.
Si fa prima a dire che l’unico titolare nato in Francia con genitori nati in Francia è Adrian Rabiot: il padre è deceduto, la madre è molto nota per le richieste come agente.
Griezmann potrebbe indurre nell’errore, ma il padre è tedesco e la madre portoghese: pensate se avesse scelto un’altra nazionale, come Yildiz!
Al netto di Leao, il cui padre è angolano e la madre della Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe, quasi solo il Portogallo schiera giocatori nati in Portogallo e da genitori portoghesi.
Che inni cantano questi per far piacere ai tifosi, ai genitori o ai nonni che li guardano?
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