DAVIDE BOMBARDINI E UN CAPO ULTRÀ INTERISTA CONDANNATI A 6 MESI PER "ESERCIZIO ARBITRARIO DELLE PROPRIE RAGIONI" (CADE L’ACCUSA DI TENTATA ESTORSIONE) – L’EX CALCIATORE DI PALERMO, ROMA E BOLOGNA AVREBBE PROVATO AD OTTENERE 100MILA EURO DA UNA PERSONA, IN MODO ILLECITO E CON MINACCE - PER LUI E L’ULTRA’ PENA SOSPESA E NON MENZIONE NEL CASELLARIO GIUDIZIALE...

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(ANSA) E' stato condannato a 6 mesi, con pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziale, l'ex calciatore Davide Bombardini, 49 anni, che in carriera ha giocato per Palermo, Roma, Atalanta e Bologna. Lo ha deciso il Tribunale di Milano che ha comminato la stessa pena ad Andrea Beretta, capo ultrà della curva nord dell'Inter, anche lui imputato in un processo che vedeva al centro l'accusa di tentata estorsione, riqualificata oggi dai giudici in esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

 

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Entrambi erano a processo davanti all'ottava penale (collegio Balzarotti-Marchegiani-De Cristoforo), assieme ad un altro ultrà, Claudio Morra, condannato a 10 mesi. L'ex centrocampista Bombardini, ora imprenditore, secondo l'ipotesi del pm Leonardo Lesti (aveva chiesto 3 anni per gli imputati), avrebbe provato ad ottenere da una persona in modo illecito e con minacce 100mila euro.

 

Stando all'imputazione, i tre, assieme ad una persona "rimasta ignota", avrebbero tentato di costringere "con minaccia" la presunta vittima "a consegnare dapprima a Bombardini", poi a Beretta e Morra, "la somma di 100mila euro" (...)

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