Estratto dell'articolo di Daniele Dallera per il “Corriere della Sera”
Ci siamo divertiti, 8 gol costituiscono un bel menù, ricco, vario, una abbuffata di emozioni, fa niente se ad una attenta osservazione saltano fuori tanti errori, soprattutto in difesa, da entrambe le parti. […] Al posto di Inzaghi saremmo un po’ infastiditi e forse ci sentiremmo, con una sana autocritica, un po’ colpevoli.
Hai ripreso la partita in mano, addirittura vivi un comodo 4-2, sei in una condizione di dolce vita, certamente più confortevole di quella di Thiago Motta, non solo sfiori altri gol, puoi chiuderla lì, e invece ti ritrovi in un amen a subire […] due reti e il pareggio, vuol dire che hai sbagliato i conti e anche le mosse. […]
E nel dopopartita il tecnico dell’Inter, sincero, non ha nascosto certo la sua rabbia, invece non abbiamo avvertito un motivato senso di colpa che potesse spiegare cambi sicuramente poco redditizi. Invece, Thiago Motta certi errori ha saputo correggerli in corsa, un merito che va riconosciuto all’allenatore della Juve, anche se quella coppia difensiva, Danilo & Kalulu, mette paura, soprattutto ai bianconeri.
[…] Già che ci siamo, affrontando settore e materia, la difesa, una brutta domenica l’ha vissuta Bastoni, di gamba e passo diversi rispetto a Conceicao, che ha creato un sacco di guai all’Inter. Non c’è dubbio che Inter e Juve siano serie pretendenti alla lotta per lo scudetto, il primo a saperlo è Antonio Conte col suo Napoli, uno che però ha capito che le grandi vittorie si costruiscono con i gol, ovvio, ma nascono laggiù, in difesa, dove non ci si possono permettere errori, dove tattica e coraggio si mixano, misure, distanze, tempi e movimenti vanno curati con la massima attenzione, proprio quella che è mancata ieri «al più grande spettacolo dopo il Big Ben».
inter juventus inter juventus inter juventus inter juventus