Welcome to your first US Open semifinal, Jannik Sinner! pic.twitter.com/5B2n1FiWKc
— US Open Tennis (@usopen) September 5, 2024
Dite quello che volete a Jannik Sinner, fate quello che volete, ma questo ragazzo merita un monumento. Perché ottenere quello che ha ottenuto, con la pressione e gli occhi del mondo addosso dopo il caso Clostebol, è stato qualcosa di eccezionale.
Sinner e Medvedev, avversari simili
Nella notte, sia italiana che americana, si è preso per la prima volta la semifinale degli Us Open, traguardo che gli mancava. Ha superato la sua nemesi, Daniil Medvedev. Uno che gli somiglia molto come gioco, e che dunque lo infastidisce. O meglio, lo infastidiva. In quel gioco allo specchio dove una volta perdeva sempre adesso è lui a chiedere chi è il più bel ribattitore del reame.
Un set a testa prima del dominio di Sinner
Sinner è venuto fuori da una partita che non è spiegabile, e lo dice anche il punteggio. Suo il dominio nel primo set, invece di Medvedev nel secondo set. Di solito chi rimonta è mentalmente quello avvantaggiato. Ma non vale per Sinner: come riesce a resettarsi, ad azzerare il pregresso lui, non ci riesce nessuno. Il terzo set lo ha visto riaccendersi e mandare in confusione definitivamente il russo, spazzandolo dal campo e dalla partita. Anche se nel quarto set ha dovuto tenere botta, salvo dettare la sua legge nel momento che contava.
Sinner in semifinale contro l’amico Draper
Ecco, non c’è molto altro da dire. Lo attende Jack Draper, un amico. Si sentono, si scrivono, giocano in doppio. Il britannico ha raccontato che quand’erano juniores gli tiravano addosso, in doppio. Ci provasse ora, vedremo dove finiranno le pallate.
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