Estratto dell'articolo di Piero Mei per “il Messaggero”
il meeting del board di eurolega con gli sceicchi di dubai
[…]Lo sportwashing, cioè il ripulirsi l'immagine solleticando la passione globale per lo sport, da un semplice mascara a una punturina di botulino, adesso tracima. I Paesi arabi, le monarchie del Golfo, si comprano, ridisegnando l'atlante dello sport, un posto in Europa: è fresca la notizia che sono prossime alla conclusione le trattative avviate per la partecipazione (si parla fin dalla prossima edizione, quella 2024-2025) di una squadra di basket del Dubai alla Eurolega, la coppa europea del basket i cui diritti appartengono alle più titolate squadre del Vecchio Continente, come il Barcellona, il Fenerbahçe, il Bayern e il Panathinaikos, che sono i negoziatori, ma anche Milano, il Real Madrid, i francesi del Villeurbanne, i lituani dello Zalgiris sono fra i 13 azionisti.
Ci sono anche il Maccabi di Tel Aviv (che è l'unico, si dice, ad opporsi per evidenti ragioni geopolitiche[…]) e il Cska di Mosca, che per ora non si opporrebbe, ma domani chissà, sempre per questioni di alta e bassa diplomazia dello sport.
INVESTIMENTO
Lo sconfinamento del Dubai avverrebbe alla non disprezzabile somma di 150 milioni di euro in sei anni, parte dei quali, un milione di euro ogni 12 mesi, versato direttamente a ciascuna delle 13 squadre azioniste. La squadra del Dubai potrebbe essere autorizzata, per tenere alto il proprio livello competitivo, ad usufruire di un bonus extra: la partecipazione alla Lega Adriatica, il torneo al quale danno vita le squadre balcaniche dei Paesi nati dopo la disintegrazione della Jugoslavia […]
Il fatto fa pensare subito alla Superlega possibile (probabile?) nel futuro del calcio[…] Il cammino tracciato è abbastanza leggibile: prima l'acquisto dei campioni (il calcio con CR7 e i suoi "compagni di banca", ma non solo: i golfisti dell'ultima ora […]); poi l'organizzazione degli eventi ad ogni costo: i mondiali di calcio in Qatar ne sono stati il momentaneo apice, verranno quelli in Arabia nel 2034 e le Olimpiadi nel 2036 per le quali Riyad è in pole position.
In contemporanea l'acquisto di eventi altrui: la Supercoppa di Spagna sta arrivando e subito dopo quella italiana (il Real la prima volta che andò a giocare lì tolse la croce dallo stemma). […]. E ne hanno di più: il "Guardian" ha scritto nel luglio scorso che dal 2021 ad allora l'Arabia Saudita aveva speso in sport 6,3 miliardi di dollari, il quadruplo che nei sei anni precedenti. […]