La Roma batte 2-1 l'HJK Helsinki, ma per qualificarsi ai 16esimi di Europa League è costretta a battere il Ludogorets nell'ultima giornata all'Olimpico. I giallorossi colpiscono una traversa con Cristante (20') e lo stesso centrocampista si vede annullare dal Var il gol dell'1-0 per un fuorigioco di Volpato.
Al 41' Abraham si sblocca e trova il vantaggio con un imperioso colpo di testa. I finlandesi trovano il pareggio al 54' con un ex della Serie A, Hetemaj, poi al 62' Hoskonen devia nella propria porta un cross di El Shaarawy. Al 79' Var ancora protagonista, quando annulla un euro-gol da 35 metri di Browne per una precedente manata di Abubakari a Cristante.
La Roma compie appieno il suo dovere, ma non basta per staccare il pass per i 16esimi: il Betis, grazie al successo con il Ludogorets, si è guadagnato il primo posto nel girone e ora si deciderà tutto settimana prossima nello scontro diretto contro i bulgari.
Le due squadre sono appaiate a quota 7 punti, ma i giallorossi devono vincere visto che hanno perso 2-1 all'andata. La nota più lieta per Mourinho nel freddo finlandese è il ritorno al gol di Abraham, che ha giocato la solita gara generosa condita questa volta da un bel gol, il terzo stagionale e il primo in Europa. Ancora sontuosa la prestazione di Cristante, uomo ovunque dei giallorossi, mentre viene rimandato Volpato. Al giovane riescono poche giocate e per un suo fuorigioco davanti al portiere il Var toglie il gol a Cristante. Giovedì prossimo sarà una finale, di quelle che Mou sa vincere.
Mourinho fa un po' di turnover, senza rinunciare alla difesa a tre. Il braccetto di sinistra è Vina, davanti a lui chance per El Shaarawy e alle spalle di Abraham con Pellegrini trova spazio Volpato. I padroni di casa partono bene e tra il 4' e il 5' creano due belle chance: prima Smalling salva su Browne, poi dal corner Hoskonen colpisce di testa con Rui Patricio che vola e si salva in due tempo.
La Roma ci mette un po' a carburare, ma alla prima occasione va vicinissima al vantaggio (20'): Cristante colpisce la traversa di testa sul corner di Pellegrini, poi si genera un mischione con Vina e Mancini che a due passi dalla linea di porta non trovano la deviazione vincente. Con il passare dei minuti i giallorossi prendono il sopravvento e schiacciano i finlandesi: al 23' Browne salva sulla conclusione a botta sicura di Pellegrini, tre minuti dopo Hazard respinge in tuffo il destro di Abraham. La retroguardia dell'Helsinki comincia a scricchiolare pericolosamente e al 28' capitola, anzi no: corner di Pellegrini e spizzata di testa vincente di Cristante. Il gol viene annullato dal Var per un fuorigioco di Volpato che ostacola il portiere nordirlandese. L'appuntamento con il meritato gol è solo rimandato e arriva al 41': Pellegrini pennella una punizione, stacco imperioso di Abraham che schiaccia di testa e la mette nell'angolino. Primo gol stagionale in Europa per l'inglese, che finalmente si sblocca.
La ripresa si apre con un destro insidioso di Abraham (50') e al 54' l'Helsinki trova il pareggio con una vecchia conoscenza del nostro campionato, Hetemaj, bravo a trafiggere Rui Patricio appena dentro l'area ma lasciato troppo libero da Mancini. La gioia dei finlandesi dura solo 8', fino al cross di El Shaarawy deviato prima leggermente da Soiri e poi nella propria porta con il ginocchio da Hoskonen (62').
L'ingresso di Boujellab dà una scossa all'Helsinki, con il marocchino che prima calcia alto e poi impegna Rui Patricio. Mou fa tre cambi in un colpo solo al 78' e un minuto dopo Browne trova il gol della vita con un tiro da 35 metri leggermente deviato da Abraham che si infila sotto l'incrocio. La gioia del 26enne della Papua Nuova Guinea dura però pochi istanti, perché l'arbitro Martins lo annulla dopo essere stato richiamato dal Var per una manata di Abubakari a Cristante. Nel finale Hazard salva su Shomurodov e Rui Patricio non corre più pericoli.
EUROPA LEAGUE, LAZIO-MIDTJYLLAND 2-1
La Lazio non sbaglia in Europa League. Nella quinta giornata del Gruppo F la squadra di Sarri batte 2-1 il Midtjylland in rimonta, si porta in vetta al girone a quota 8 punti e mette una seria ipoteca sul passaggio del turno. All'Olimpico nel primo tempo Isaksen (8') approfitta di un errore di Gila e sblocca la gara, poi Milinkovic Savic (36') pareggia con un piattone preciso. Nella ripresa, dopo le traverse di Dreyer e Zaccagni, ci pensa Pedro (58') a firmare la rete che ribalta il risultato e decide il match. Nel finale annullati un gol per parte per fuorigioco.
LA PARTITA
Missione compiuta per la Lazio in Europa. Con un po' di sofferenza la banda di Sarri porta infatti a casa una vittoria preziosa contro il Midtjylland e si porta a otto punti. Risultato che al momento non garantisce il passaggio del turno, ma che lascia comunque ben sperare in vista dell'ultima gara contro il Feyenoord. Un successo pesante più per come è arrivato che per il gioco espresso.
Rispetto al solito, infatti, i biancocelesti hanno manovrato con meno precisione e rapidità, rimettendo a posto la gara grazie ai colpi di Milinkvoc Savic e di Padro. Due gol che hanno steso i danesi e rimesso la gara in carreggiata dopo un avvio complicato. Tutto anche con un occhio attento al turnover.
Con l'umiliazione dell'andata da vendicare e ancora senza Immobile, all'Olimpico Sarri mischia un po' le carte e prova a sorprendere Capellas dando più fisicità alla squadra. Nel tridente, tra Felipe Anderson e Zaccagni, c'è Cancellieri, alla prima da titolare con la Lazio. In mediana invece tocca a Marcos Antonio e Basic.
Scelte che in un girone equilibratissimo danno subito ritmo e intensità al match. In pressione, è la Lazio a iniziare meglio tenendo alta la linea difensiva e controllando il possesso. I biancocelsti però palleggiano con troppa superficialità da dietro e al primo errore il Midtjylland colpisce con Isaksen, bravo a difendere palla al limite dopo un appoggio sbagliato di Gila e a battere Provedel con un destro preciso.
Gol che sblocca subito la gara e costringe la Lazio a reagire aumentando i giri sugli esterni. Zaccagni pesca Milinkovic-Savic in area, ma "Il Sergente" calcia alto, poi un diagonale di Basic finisce largo e Lossl blocca un altro tentativo del numero 21 della Lazio. Occasioni che aumentano la pressione biancoceleste e portano al pareggio dei padroni di casa. Sostato al centro dell'attacco, Felipe Anderson prima testa i riflessi di Lossl, poi serve Milinkovic Savic in area e il servo rimette il risultato in equilibrio con un bel piattone. Rete che riaccende la Lazio e trasforma il finale del primo tempo in un tiro al bersaglio. Sviatchenko salva sulla linea un tiro di Basic, poi Cancellieri e Hysaj sprecano una bella ripartenza e Lossl vola su un destro a giro di Milinkovic Savic.
La ripresa inizia senza cambi e con una doppia occasione per il Midtjylland. Dreyer centra la traversa di testa, poi Chilufya non inquadra la porta da buona posizione. Guizzi a cui la Lazio replica con una bella giocata di Zaccagni che Lossl disinnesca con l'aiuto della traversa. Botta e risposta che allunga le squadre e tiene vivo il match. Per dare più gamba e geometrie alla squadra, Sarri leva Marcos Antonio, Basic e Cancellieri e fa entrare Cataldi, Vecino e Pedro.
Capellas invece getta nella mischia Sisto e Thychosen. Zaccagni ci riprova con un destro a giro, ma Lossl è attento. Mosse che danno subito una svolta alla gara. Dopo l'ennesima sgroppata di Zaccagni a sinistra, Pedro ribalta infatti il risultato scagliando in rete la prima palla toccata del match. Colpo che segna la gara e dà fiducia ai biancocelesti. Lanciato a rete in ripartenza, Felipe Anderson tocca di punta, ma Lossl respinge d'istinto. Poi un destro di Milinkovic Savic finisce largo di poco e Provedel devia un cross velenoso di Dreyer. Occasioni che tengono il risultato in bilico e accendono il finale. Da una parte Pedro segna ancora, ma Capellas annulla su suggerimento del VAR per una posizione irregolare di centimetri. Dall'alta invece Juninho batte Provedel di testa, ma il direttore di gara ferma tutto per il fuorigioco di Kaba.
Episodi che portano agli ultimi minuti del match. A caccia del pari, il Midtjylland attacca con tanti uomini, ma la difesa biancoceleste non trema grazie anche all'ingresso di Casale. Nel recupero poi l'ultima azione pericolosa con Sviantchenko che nega la doppietta a Pedro. La Lazio soffre un po', ma conquista tre punti pesantissimi per la classifica.