TOP 10 MEDAGLIERE OLIMPIADI TOKYO
Flavio Vanetti per il "Corriere della Sera"
Quarantotto ore per ribaltare un verdetto. Quando pareva impossibile il sorpasso, gli Usa hanno piazzato il golpe che vale il primato nel medagliere (che, sarà bene ricordare, il Cio non riconosce in nessuna forma): Cina scavalcata per una medaglia d'oro in più, 39 contro 38. L'ex presidente Donald Trump, immaginiamo, sarà contento. Lo sprint vincente è maturato negli ultimi due giorni da leoni degli americani: nove titoli tra il 7 e l'8 agosto, contro il solo della Cina.
TEAM USA ORO BASKET OLIMPIADI TOKYO
Le squadre nell'epilogo di Tokyo 2020 hanno dato un contributo fondamentale con quattro primi posti: le atlete Usa hanno trionfato nella pallanuoto, nel volley e nel basket, dove si sono distinti anche gli uomini. Nella pallavolo si celebra la gloria di Karch Kiraly, fuoriclasse da giocatore - a Ravenna se lo ricordano bene - e oggi olimpionico anche come coach. Gli altri ori in extremis sono venuti dalle due staffette 4x400 dell'atletica e da tre imprese al femminile: nel pugilato, nell'omnium del ciclismo e nel golf.
cerimonia chiusura olimpiadi 15
Non era scontato che gli yankee reiterassero un primato che resiste da Londra 2012 (a Pechino 2008, invece, la Cina si abbuffò con 50 titoli, 15 in più degli americani). Gli Stati Uniti a un certo punto sono stati a -7 dal colosso asiatico: la svolta l'hanno data proprio la squadra delle pallavoliste e Jennifer Valente nell'omnium. Il titolo in più si accompagna al primato per quantità, 113 podi contro 88: qui non c'è stata storia.
L'ultimo oro di Tokyo 2020 l'ha conquistato la Serbia nella pallanuoto maschile (13-10 alla Grecia) mentre il podio minore del medagliere spetta al Giappone (27-14-17) che ha sfruttato il «fattore campo» per precedere la Gran Bretagna (22-21-22). L'Italia della spedizione più prolifica di sempre (40 podi) scivola dall'ottavo al decimo posto anche perché la Francia ha a sua volta avuto un rush finale con gli ori nella pallamano femminile e nel volley maschile.
Oltre agli azzurri e ai francesi, 10 titoli li hanno olandesi e tedeschi. Ma rispetto a noi hanno più secondi posti, dunque più qualità. Invece se usassimo il criterio della quantità saremmo settimi davanti a Germania (37), Olanda (36) e Francia (33): nulla ci vieta di contare e non di pesare, posto che lo fanno gli americani e che ordinare per ori è una convenzione non seguita da tutti.