Marco Calabresi per corriere.it - Estratti
giacomo naldi sinner umberto ferrara
Domenica 10 marzo 2024 è il giorno in cui viene riscontrata per la prima volta la presenza di metaboliti del Clostebol nelle urine di Jannik Sinner. A Indian Wells, Sinner batte il tedesco Jan Lennard Struff e, sul 2-1 nel primo set, viene inquadrato l'angolo dell'azzurro, con il fisioterapista Giacomo Naldi che applaude. Il particolare del mignolo della mano sinistra fasciata passa totalmente inosservato, quel giorno, ma da ieri è tornato di attualità.
Sotto quella fasciatura c'è la ferita che Naldi si era procurato una settimana prima tagliandosi con un piccolo bisturi usato per trattare i calli dei piedi del giocatore. E' tutto scritto e cronologicamente posizionato nelle 33 pagine della sentenza pubblicate ieri. Due giorni dopo la ferita, il 5 marzo, il preparatore atletico di Sinner Umberto Ferrara, raccomandò a Naldi di utilizzare il Trofodermin Spray (contenente Clostebol), con lo stesso Naldi che ha confermato di averlo usato ogni mattina dal 5 al 13 marzo, periodo durante il quale ha massaggiato il corpo di Sinner senza utilizzare guanti.
E anche la mattina del 10 marzo, a poche ore dal match contro Struff in cui Naldi è stato ripreso con il mignolo fasciato, Giacomo trattò i piedi e la caviglia di Sinner, applicando due spruzzi di Trofodermin sul dito, ammettendo poi durante l'interrogatorio di non ricordare se si fosse lavato le mani tra lo spruzzo e il trattamento. Ma la ferita c'era, e la benda pure.